giovedì 31 marzo 2016

CORSI DI QI GONG A ROMA – Il “Bozzolo di Seta” – Rotazione del Braccio







CORSI DI TAI CHI E QI
GONG A 10 EURO A ROMA! APERTI A TUTTI! ANCHE PER PRINCIPIANTI! LEZIONE DI PROVA
GRATUITA! ROMA – APPIO – TUSCOLANO,
(metro A Ponte Lungo, Vicino Stazione
Tuscolana), Via Narni,(19/a) – 00181 (Sala san Gaspare, all’angolo con via
Assisi – Si accede alla sala da un portoncino senza numero civico all’angolo
tra via Narni e via Assisi, su cui e’ scritto “Sala San Gaspare”), Il Lunedi’ e/
o  il Mercoledi’ ore 17.00 — 19.00. COSTO
circa 10 EURO MENSILI (per un turno settimanale di 2 ore). Tai Chi Stile Yang e
Chen, Qi Gong, Nei Gong, Spada. ( Mappa: 
http://goo.gl/maps/9y0B5 ).

La quota e’ di 100 euro per tutto l’anno, per un turno settimanale di 2 ore, di
150 euro per due turni.


(CI SI PUO’ INSERIRE
IN QUALSIASI MOMENTO. SARANNO DETRATTE LE QUOTE DEI MESI NON FREQUENTATI. ESEMPIO:
da Marzo a Giugno: 40 euro per un turno e 80 per due turni!). 


I corsi sono adatti
anche ai principianti. Per la lezione di prova basta venire negli orari
indicati con abbigliamento comodo e scarpe da ginnastica. La lezione di prova
e’ gratuita.


CORSI IN ZONA: MARCONI
-  PORTUENSE – MAGLIANA – SAN PAOLO – OSTIENSE – GARBATELLA - 
EUR.  PRESSO LA SCUOLA A. EINSTEIN IN VIA AVICENNA 57/B, 00146,

(Mappa: 
http://goo.gl/maps/dvFFW  ). INFOLINE: 349.4504749.: IL SABATO
MATTINA: ORE 10.30-12.30, IL MERCOLEDI’ ore 19:30 – 21:00,

LEZIONE DI PROVA SEMPRE GRATUITA.





Info: email marcellotaichi@supereva.it, Tel.
349-4504749.

SITI

Marcellotaichi:  
http://www.marcellotaichi.it/






VIDEO YOU TUBE: IL
CANALE DI MARCELLOTAICHI:
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Facebook: Marcello
Taichi - Taijiquan e Qi Gong a Roma : 
https://www.facebook.com/taijiquanroma


















Come l’agopuntura, il Tai Chi, con i suoi movimenti morbidi e armoniosi,
contribuisce a rendere più flessibili le articolazioni, eliminando blocchi
cronici e a rendendo più scorrevole e libero il flusso energetico. Insieme ad
una dieta, ai massaggi e all’agopuntura, il Tai Chi e il Qi gong integrano
l’insieme di tecniche offerte oggi dalla medicina cinese per salvaguardare il
benessere psicofisico.


Il Tai Chi e il Qi Gong possono essere definiti come l'arte
di sentirsi bene. Fin dall'antichità, in Cina sono state sviluppate delle tecniche
di salute per guarire da ogni tipo di malattia, per riequilibrare il corpo, ma
anche per aumentare l'energia vitale dell'individuo ed interagire con essa in
molte maniere. L'insieme di queste tecniche, in epoca contemporanea, ha preso
il nome di Tai Chi e Qi Gong.


Nel Tai Chi si apprendono movimenti estremamente dolci,
calibrati e lenti che, uniti ad un forte flusso di energia, portano ad un
equilibrio totale del corpo. Questa tecnica Orientale e arma ideale per
recuperare la salute, un metodo di "agopuntura naturale" e una arte
marziale di difesa non-competitiva. In definitiva un complesso sentimento di
totalita.


La prima parte della lezione e incentrata sullo
scioglimento, l allineamento posturale, l’ attivazione energetica ed il qi
gong, poi si studiano le forme brevi dello stile yang e chen.


Lavoriamo molto sul rilassamento, lo scioglimento del corpo
e delle articolazioni, la postura e vari esercizi di Qi Gong per attivare la
circolazione dell'energia interna.


Ecco alcune delle sequenze di Qi Gong che pratichiamo:


Il Nei Gong (Lavoro Interno), Gli esercizi della Longevita
Gli Otto Pezzi di Broccato, I 18 Esercizi Taoisti, Gli 8 Pezzi di Broccato, Gli
esercizi del Drago, Il Qi gong del Bozzolo di Seta, Il Qi gong dei 5 Animali,
Ed altri


Inoltre studiamo anche delle brevi e semplici sequenze di
Tai Chi, molto facili da imparare.


Forniamo inoltre il materiale didattico per lo studio degli
esercizi.


La domenica mattina
dalle 10.30 alle 12.30 c’e’ pratica collettiva di Qi Gong e Tai Chi a villa
Celimontana, Al Celio, metro B Colosseo, metro A Manzoni o San Giovanni,
entrando da via della Navicella n. 12 in fondo al vialetto a sinistra. Info:
email marcellotaichi@supereva.it, Tel. 349-4504749. Per la lezione di prova
gratuita basta venire negli orari indicati con abbigliamento comodo e scarpe da
ginnastica. Durante l'anno si terranno seminari di approfondimento con i
maestri della scuola. Per gli interessati e' possibile seguire corsi di
formazione per l'insegnamento.





QI GONG –
ARTE MILLENARIA


Da oltre 40
secoli, uomini e donne dell’Estremo Oriente praticano questo metodo di auto-guarigione. Praticando il
Qi Gong, l’energia vitale (Qi) torna a
fluire liberamente
, attivando ogni singola cellula del corpo, e la mente,
per effetto della percezione dell’energia vitale, si focalizza sul momento
presente,
raggiungendo uno stato di rilassamento e tranquillità…in altre
parole, uno stato meditativo. Gli esercizi di Qi Gong sono una forma di meditazione
in movimento,
in cui viene coinvolto anche il corpo. L’energia è
percepibile attraverso, ad esempio, una sensazione di formicolio, o di calore,
o di fresco nelle mani o in altre parti del corpo.


Gli Antichi Cinesi Chiamavano Questa
Innata Energia Vitale …“Qi”


L’energia
fluisce attraverso dei canali energetici definiti “meridiani” e
nel suo viaggio attraverso il corpo passa attraverso il cuore, nutre ogni
muscolo e ogni tessuto e inoltre, ravviva e dona nuova forza alla coscienza.
Occorre  rilassarsi e muoversi
lentamente.
Con movimenti lenti e fluidi, il  Qi iniziera’ a fluire liberamente, donando
nuova forza agli organi, e nuova energia a tutto il corpo e alla mente.  Questo è il Qi Gong, termine che potrebbe
essere tradotto come “maestria del Qi“, dove “Qi” sta per “soffio
vitale
“, “energia” e “Gong” rappresenta una sorta di abilità
acquisita con un lavoro costante nel tempo, un “talento coltivato“. Si
tratta di una disciplina antichissima, con più di 4000 anni di storia alla
spalle, e i cui principi rappresentano le basi dell’intera medicina orientale. Da millenni il Qi Gong viene utilizzato per
favorire la longevità e migliorare lo stato di salute, e ha influenzato
numerose pratiche terapeutiche tra cui …


Agopuntura:  Il Qi Gong non è altro che un’agopuntura senza aghi! Come
nell’agopuntura infatti, anche nel Qi Gong si attivano i naturali meccanismi di
auto guarigione del corpo e si agisce sui canali dell’energia (meridiani).


L’unica differenza è che con il Qi Gong non c’è
bisogno di forare la pelle.


Tai Chi:  Chi pratica il Qi Gong sperimenta una nuova carica
energetica proprio come chi pratica il Tai Chi. Il Qi Gong è la parte
“salutista” di ogni Arte Marziale cinese, compreso quindi il Tai Chi.


Yoga:  Attraverso dei movimenti semplici e facili da
eseguire, il Qi Gong coltiva l’equilibrio mente-corpo allo stesso modo dello
Yoga. Il concetto di Qi, equivale a quello che nello yoga viene definito Prana
– che scorre nel corpo attraverso i canali trasportatori d’energia, che nello
yoga vengono chiamati Nadi, (in sanscrito nadi significa letteralmente “vena”,
“canale”), cioè i Meridiani del Qi Gong. Come lo Yoga, anche il Qi Gong, è una
forma di meditazione in movimento, che rafforza corpo e mente allo stesso
tempo.


Reiki:  Chi sperimenta il Qi Gong e già conosce e pratica il
Reiki, trova subito molti punti in comune tra le due discipline. I praticanti
di Reiki infatti conoscono molto bene il formicolio e il calore tipico della
percezione dell’energia. La differenza sta nel fatto che il Reiki è una
disciplina molto giovane se confrontata al Qi Gong, che come abbiamo già visto,
ha alle spalle più di 4000 anni di storia, mentre il Reiki è praticato da circa
un secolo.


La Scienza Dimostra il Potere del Qi
Gong Sulla Salute


Le prove dell'efficacia del Qi Gong
nella cura di numerose malattie arrivano da studi approfonditi e dettagliati.
Gli studi scientifici condotti sul
Qi Gong dagli anni ’80 ad oggi, soprattutto in Cina e in America, stanno
dimostrando e confermando la sua importante finalità terapeutica. L’evidenza
clinica e sperimentale mostra che questa
pratica
influenza varie funzioni e organi del corpo, e si rivela estremamente utile per la prevenzione e la
cura di numerose malattie
. E’ questo il motivo per cui sono ormai numerose
le università di medicina di tutto il mondo che hanno inserito nel programma di
studio pratiche di medicina integrativa, come il Qi Gong. Ad esempio, la
facoltà di Medicina dell’Università del Maryland, prevede dei corsi di
specializzazione di Qi Gong, un chiaro segnale del fatto che i benefici di
questa antica pratica medica, stanno finalmente tornando alla luce.


I maggiori risultati sono stati
riscontrati nella prevenzione e nella cura di…


Artrite: Uno studio su larga scala ha dimostrato l’efficacia del Qi Gong nell’
alleviare il dolore e ridurre la rigidità nei i pazienti affetti da artrite,
che sperimentato una maggiore libertà di movimento senza nessun fastidioso
effetto collaterale. La spiegazione è dovuta al fatto che il Qi Gong stimola la
produzione di encefalina, un antidolorifico naturale, 200 volte più potente
della morfina. (University of North Carolina, Chapel Hill, 2010)


Ipertensione: Il Qi Gong abbassa la pressione sanguigna in modo significativo, riducendo
i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Di conseguenza, praticare questa
disciplina, riduce il rischio di insorgenza di ictus, infarto e patologie
legate all’insufficienza renale, in conclusione aumenta notevolmente
l’aspettativa di vita.  (Journal of  Alternative Complementary Medicine, 2003)


Resistenza: La pratica del Qi Gong si è dimostrata molto efficace nell’ aumentare la
resistenza dei muscoli intorno al cuore. Aumenta inoltre il numero di globuli
rossi accrescendo la longevità e migliorando la circolazione sanguigna.


Stress: Chi pratica il Qi Gong può raggiungere uno stato di calma e serenità
davvero unico e speciale, che in pochi conoscono.


Pressione alta: Dei semplici esercizi di Qi Gong si sono dimostrati 9
volte più efficaci dei farmaci specifici per la pressione alta.  (Istituto di Ricerca per l’Ipertensione di
Shanghai)


Diabete: Praticare Qi Gong abbassa i livelli di zuccheri nel sangue e aumenta la
qualità della vita, la tranquillità mentale, e la vitalità. (Giornale di
Medicina Complementare, giugno 2009)


Cancro:  Uno studio condotto dall’Università
di Medicina di Sydney su soggetti malati di cancro, dimostra che la pratica del
Qi Gong aumenta in maniera significativa la qualità della vita e il benessere
dei pazienti malati di cancro, migliorando le funzioni cognitive e la
soddisfazione sessuale. Inoltre, la pratica degli esercizi ha dimostrato di
diminuire il livello di infiammazione. (Università di Medicina di Sydney, 2011)


Dolore cronico: Allevia i sintomi caratteristici della fibromialgia,
come il dolore cronico. Migliora la qualità del sonno, e dell’umore. (New
England Journal of Medicine, 2010)


Sistema immunitario: Migliora la produzione di globuli bianchi, aumenta
l’attività detta ”scavenger “(scova rifiuti) delle cellule , e rinnova il
midollo osseo! Il Qi Gong aumenta il numero dei Linfociti T e rafforza il
sistema immunitario. (Journal of American Geriatrics Society, Aprile 2007)


Morbo di Parkinson: Il Qi Gong migliora le condizioni generali delle
persone affette dal morbo di Parkinson, migliorando l’equilibrio e riducendo
l’incidenza di cadute. Inoltre migliora la resistenza all’allenamento fisico e
aumenta l’elasticità muscolare. (The New England Journal of Medicine, febbraio
2012)


Depressione: Il Qi Gong agisce come un vero e proprio farmaco antidepressivo, riducendo
notevolmente gli stati depressivi e migliorando in generale le abilità
cognitive. (American Journal of Geriatric Psychiatry, Ottobre 2011).                                           
E molto, molto, altro ancora…


 


CORSI DI TAI CHI E QI
GONG A ROMA


Info: email marcellotaichi@supereva.it, Tel.
349-4504749.

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Il Qi Gong: Come Agisce,
a Cosa Serve


 


Il qi gong si inserisce nel ricco
filone delle “pratiche di lunga vita”: può essere praticato per consolidare la
salute e prevenire le malattie,
oltre che per il piacere fine a se stesso di muovere il
corpo, respirare bene e fare fluire la propria energia vitale. Ma può anche essere utilizzato per trattare
svariate condizioni patologiche
, che vanno dalla fragilità costituzionale
alle malattie tumorali; questo secondo tipo di applicazione ne fa una pratica medica, sotto forma di
auto-terapia.


Come agisce il Qi Gong


 


1. Regolazione dello yin e dello yang


Nei libri di
medicina si legge: “Se lo yin prende il sopravvento, lo yang deperisce; se lo
yang prevale, lo yin deperisce; se prevale lo yang ci sono sintomi di calore,
se prevale lo yin ci sono sintomi di freddo”. Questa frase, così ricca di
significato e di implicazioni sul piano della fisiologia, della diagnostica e
della terapia, rappresenta in modo sintetico ed efficace il nucleo della
medicina cinese. Senza addentrarci in sottili spiegazioni di questi principi
fondamentali, ci limiteremo a dire che l’equilibrio dinamico delle due polarità
yin / yang è la condizione necessaria al corretto svolgimento di ogni attività
vitale; tutto ciò che altera e disturba questa relazione è causa di malattia. Al
qi gong viene attribuita un’azione armonizzante rispetto allo yin e allo yang
e, proprio in virtù di questo, diventa
strumento di conservazione e recupero della salute.


La funzione
equilibratrice avviene mediante un doppio controllo che consiste nel reprimere
o disperdere ciò che è in eccesso e sostenere ciò che è debole. Un chiaro
esempio dell’azione di controllo, esplicata attraverso la repressione dello yang
e il sostegno dello yin, è la risoluzione, grazie alla pratica degli esercizi
di qi gong, dello stato di iperattività, iperpnea, irrequietudine mentale, che
caratterizzano la condizione di stress abituale in cui vive la maggior parte
delle persone (attribuita in occidente a uno stato di eccitazione del
simpatico).


 D’altra parte l’azione a sostegno dello yang è
evidente con la pratica degli esercizi di conduzione dell’energia: le persone
con arti freddi imparano a sperimentare la possibilità di portare calore dove
prima c’era freddo; i pazienti stanchi, abulici avvertono una rivitalizzazione
del loro essere.


 


2. Attivazione della circolazione nei
meridiani


Se il sistema dei meridiani
principali e secondari è fisiologicamente efficiente, viene garantita la libera
circolazione dell’energia e del sangue.
La medicina cinese considera l’organismo nel suo insieme,
unione di corpo e di mente; ogni parte del Corpo, anche la più remota, è
collegata da un punto di vista anatomo-funzionale con il resto, grazie alla
rete di collegamento costituita dal sistema dei meridiani. Il qigong interviene su questo sistema, muove il l’energia e l’aiuta a
circolare dappertutto.
Così energia e sangue possono raggiungere ogni
tessuto; vi apportano nutrimento, garantiscono i meccanismi di termoregolazione
e di difesa; inoltre, gli organi interni possono funzionare in modo efficiente
e in armonia tra loro.


Quando gli
esercizi arrivano ad un certo grado di perfezione, avvengono mutamenti nella
circolazione di energia e sangue. Il
sangue si ridistribuisce, i capillari si dilatano, migliora la
microcircolazione con aumento della temperatura locale. Tutto questo si traduce
nella sensazione soggettiva di benessere, leggerezza, vigore.


 


Il blocco
della circolazione nei meridiani, d’ altra parte, si manifesta con sintomi di
ristagno dell’energia e del sangue (come il dolore), disarmonia tra gli organi
interni che mancano di comunicazione, disturbi della nutrizione degli organi e
dei tessuti (astenia fisica e psichica, spasmi muscolari, pallore, vertigini) e
indebolimento delle difese organiche. Per
sintetizzare, possiamo dire che favorire la circolazione nei meridiani è al
tempo stesso lo scopo e il metodo del qigong.
È scopo, perché questa è la
condizione necessaria per garantire la distribuzione dell’energia vitale in
tutto il corpo. E metodo perché corpo, respiro e mente vengono allenati a
condurre l’energia nel modo più appropriato per impedire blocchi e ristagni, a
loro volta causa di disarmonia tra lo yin e lo yang. È, infìne, importante osservare
che agopuntura, massaggio, rimedi medicinali sono interventi terapeutici che si
avvalgono di forze esterne, per riequilibrare qualità e quantità dell’energia
del corpo e farla circolare in modo appropriato. Il qigong, invece, agisce come forza interna al corpo, autogestita
dall’individuo stesso, che ha soltanto bisogno di apprendere come curarsi e di
eseguire regolarmente gli esercizi per ritrovare o conservare la salute.
Il
qigong è considerato, come si è già detto, uno strumento di autoregolazione dei
meccanismi interni di difesa e di adattamento all’ambiente.  È per questo uno strumento di grandissima
importanza, soprattutto nel trattamento delle malattie croniche.


 


3. 
Che cosa cura il qi gong


Da un punto
di vista terapeutico, le malattie che traggono
vantaggio dalla pratica di questa disciplina sono molteplici. Eccone elencate
alcune:


Malattie dell’apparato digerente: gastrite, ulcera gastrica e
duodenale, gastroptosi, stipsi cronica, tubercolosi intestinale, disturbi
dispeptici, epatite cronica, cirrosi.


Malattie del sistema
cardiocircolatorio
:
arteriosclerosi, insufficienza coronarica, angina pectoris, ipertensione,
ipotensione essenziale, morbo di Raynaud.


Malattie del sistema nervoso: neurastenia, isteria, neurosi
cardiaca, polineuriti, distrofia muscolare progressiva, sequela di apoplessia,
arteriosclerosi cerebrale, emicrania.


Malattie del sistema respiratorio: tubercolosi polmonare, bronchite
cronica, asma bronchiale, enfisema.


Malattie dell’apparato urogenitale: cistite e nefrite cronica,
prostatite, impotenza e spermatorrea.


Malattie del sistema endocrino: ipertiroidismo e diabete.


Malattie ginecologiche: metrite, menorragia, dismenorrea,
amenorrea, prolasso uterino, tossiemia gravidica.


Malattie degli organi di senso: glaucoma, atrofia ottica, miopia,
lesioni del nervo acustico, sindrome di Menière.


Malattie cancerogene.


 


 


INFO E PRENOTAZIONI:
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Corsi di Taiji quan,
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QI GONG, ANTICA PRATICA DI SALUTE E DI LONGEVITA’


 …gli
antichi saggi curavano l’arte della respirazione. Allungavano gli arti e i
lombi e muovevano i muscoli dell’addome. Così fermavano l’avanzare del tempo
“. 
– Hua Tuo, medico taoista (III sec d.C.) 
 Il Qigong, o Maestria dell’ energia
vitale
, è una pratica cinese tramandata da millenni e trae le sue origini,
come la Medicina Tradizionale di cui fa parte, dalla Scienza della
Natura
 di matrice taoista.  La
ricerca della ‘Lunga Vita’ ebbe grande impulso in ambito
taoista durante l’epoca Han (II sec. a.C.- II sec d.C.). Il grande merito di
questa filosofia è stato quello di porre l’accento sulla vita e sulla natura:
l’uomo era guidato verso la comprensione dei misteri naturali e teso a scoprire
la propria interiorità, per raggiungere la completezza e l’unione con l’essenza
dell’universo.  Secondo il Taoismo,
il Tao – flusso vitale all’origine di tutto – diventa manifesto e acquisisce
forma e ordine attraverso l’alternarsi armonioso delle polarità
energetiche Yin-Yang. Questi inseparabili principi sono intrinseci
al vivere e si esprimono in tutti i livelli del cosmo: terra, uomo e
cielo, rivelandosi attraverso cinque manifestazioni dell’energia, i Cinque
Elementi.  Prendendo spunto dalla natura
e dagli animali, gli antichi monaci taoisti impararono ad utilizzare erbe e
svilupparono pratiche mediche che nel corso del tempo dettero vita a quella che
attualmente è definita Medicina Tradizionale Cinese (MTC).  In particolare misero a punto tecniche
complesse per la purificazione della mente e del corpo, e idearono un sistema
di esercizi per preservare salute, longevità e benessere, conosciuto oggi
come Qigong, con l’ideale intento di raggiungere ciò che definivano
“immortalità”.


Longevità, per il pensiero cinese antico, non
era solo un vivere a lungo, ma anche un vivere bene: custodire il patrimonio
energetico che si riceve alla nascita, mantenendo in armonia le componenti
della propria persona.  Il Qigong e’
una disciplina olistica
 che coinvolge globalmente l’individuo. La sua
pratica si avvale di posizioni statiche e movimenti dinamici, ma anche di
tecniche di respirazione, visualizzazione ed automassaggio.  Il termine Qigong è formato
da due ideogrammi: Qi (
) energia
vitale, e Gong (
), lavoro. Letteralmente indica il lavoro
sull’energia vitale e viene utilizzato per descrivere tutte le pratiche che
hanno come fondamento lo sviluppo e l’armonizzazione del Qi, l’energia 
che permea ogni cosa e comprende tutto ciò che va dall’aria che respiriamo
all’energia che anima il nostro corpo.  Secondo
la MTC l’organismo umano e’ un microcosmo, che vive in
costante scambio con l’energia ambientale. E’ articolato in Meridiani che
lo percorrono dalla testa ai piedi come fiumi sotterranei e, attraversando
organi e visceri, lo mantengono in efficienza apportando nutrimento energetico.


Il Qigong, per mezzo di movimenti,
respirazione e intenzione, agevola il  libero fluire dell’energia
nei Meridiani e lo scambio con le energie esterne, rimuovendo
eventuali blocchi  fonti di malattie e ripristinando l’armonia e
l’equilibrio Yin-Yang.  Le diverse
tecniche sono generalmente riconducibili a due categorie di Qigong:
dinamico
 e statico.


– Il Qigong dinamico  è
costituito da movimenti ben visibili. E’ yang (attivo) ma nasconde in sé lo yin
(passivo): esternamente c’è movimento ma, dentro, la mente è tranquilla e
silenziosa, ed acquista una consapevolezza superiore.


– Nel Qigong statico il corpo
è fermo e il Qi è controllato dalla concentrazione della
mente, dalla visualizzazione e da precise tecniche di respirazione. Questa
forma è yin ma nasconde in sé lo yang: la mente è costantemente attiva  e
segue da vicino il flusso del Qi.


Il Qigong si pratica essenzialmente
attraverso tre fasi, le cosiddette Tre Regolazioni:


Tiao Shen. Regolarizzare il Corpo. E’ un invito ad “ascoltare” e
prendere coscienza di tutte quelle tensioni muscolari che si creano
inutilmente, dovute a stress o a una postura scorretta, e rilasciarle,
favorendo lo scorrimento del Qi e creando così una barriera
per qualsiasi elemento nocivo che possa attaccare il nostro corpo.


Tiao Xi. Regolarizzare il Respiro. La condizione principale è che la
respirazione avvenga con naturalezza e spontaneità, con lentezza e regolarità,
dirigendo la propria attenzione nel basso addome, rilassando il diaframma e gli
addominali, in modo che il respiro sia lento, lungo, sottile e profondo. In
questo modo si migliora l’ossigenazione delle cellule e si prolunga la loro
vita.


Tiao Xin. Regolarizzare  Mente e
Cuore. 
La mente è
indotta ad abbandonare i pensieri e a non identificarsi con essi; il cuore ne
risulta colmato di pace e di intenzione. Tutte le preoccupazioni e le ansie
vengono allontanate, per una attività mentale tranquilla, positiva e
rigenerante.


BENEFICI


“……..Attendere che la malattia si
sia manifestata per porvi rimedio…. è come attendere di avere sete per scavare
un pozzo……… – 
Suwen
“Classico di Medicina Interna dell’Imperatore Giallo”


Nel Sichuan in Cina, sin dal 1955, un grande Istituto
di Cura aveva introdotto il Qigong fra le terapie. Nel giro di
pochi anni, i centri che ne seguirono l’esempio si moltiplicarono rapidamente.  Dalla metà degli anni ’60 però,  la MTC
perdeva gradualmente il favore ufficiale, e solo dopo la parentesi oscura della
Grande Rivoluzione Culturale gli esperimenti furono ripresi su grande scala,
ottenendo nel 1979 il beneplacito del Comitato Centrale del P.C.C.  Nel 1981 venne fondata l’Associazione per
la Ricerca Scientifica sul Qigong
. Furono effettuati studi comparativi tra
praticanti di Qigong e non praticanti e si constatò che i
primi presentavano parametri di salute migliori.  Furono riscontrati effetti positivi sui
sistemi respiratorio, digerente, urinario, endocrino e immunitario, e furono
evidenziate, per mezzo dell’elettroencefalogramma, funzioni cerebrali migliori
nei praticanti di Qigong. Migliore era anche lo stato dei denti,
della pelle, dei capelli, della memoria, delle facoltà mentali e della capacità
lavorativa.  Il Qigong medico ha
iniziato a solleticare anche la curiosità dei ricercatori  e dei medici
occidentali quando si è scoperto che il sistema nervoso  condiziona tutti
gli altri apparati dell’organismo umano e che stati emozionali o psichici influenzano
fortemente le risposte immunitarie e lo stato di salute individuale 
(Psiconeuroendocrinoimmunologia – PNEI).


Attualmente il Professor Kevin Chen del “Qigong
Institute
” nella Scuola di Medicina dell’Università del Maryland a
Baltimora, ha condotto importanti  studi clinici per valutare l’efficacia
del Qi Gong nel trattamento delle dipendenze da cocaina ed
eroina, così come dell’osteoartrite, della fibromialgia, del cancro e del
dolore cronico. In tutti gli esperimenti, condotti in parallelo su gruppi di
praticanti di Qigong e gruppi di controllo, si è rilevato un
netto miglioramento delle varie patologie nei praticanti.  Nella gran maggioranza dei casi, gli
esercizi di Qigong sono alla portata di tutti, compresi
anziani e malati, che migliorano rapidamente il loro stato di salute.  I diversi movimenti effettuano un massaggio
degli organi interni,  regolandone la funzionalità, e l’uso della mente
permette di trovare quello stato di tranquillità che migliora le funzioni
cerebrali e placa l’emotività. 


Con la pratica costante si ottengono effetti
benefici:


sulla respirazione: si tonificano i polmoni e il ritmo
respiratorio si riduce con un salutare risparmio di energia; 
sulla circolazione, sul cuore e sul sistema
immunitario
: nel sangue aumentano i
linfociti e gli anticorpi che difendono l’organismo; il cuore si “riposa”
perché il battito cardiaco rallenta e la pressione arteriosa si regolarizza; 
sull’apparato osseo: si previene l’ osteoporosi migliorando lo stato
della densità ossea; 
sul sistema digestivo: aumenta la salivazione e accelera la peristalsi
con benefici per la digestione; 
sulle secrezioni ormonali: vengono stimolati la termoregolazione, gli
ormoni della crescita e quelli che regolano lo sviluppo sessuale; 
sul sistema nervoso: chi pratica regolarmente riduce  lo stress
e acquista vitalità, ottimismo e fiducia in se stesso; 
sul comportamento: carattere e volontà risultano fortificati.  In definitiva, è ormai scientificamente
dimostrato che il Qigong permette di contrastare il processo d’invecchiamento.
Spesso allungando la vita, sempre e comunque migliorandone la qualità. 
(
Maria Vaglio – Rivista trimestrale Jasmine n.59, ottobre/dicembre 2013, Anno XVII,
 ed. ISU – pg.42/43)


 


I 18 ESERCIZI DELLA SALUTE


 


Questi esercizi che interagiscono con le varie parti del
corpo hanno lo scopo, attraverso la pratica quotidiana, di migliorare la
salute, di prevenire disturbi e curare alcune patologie. 


 


Ogni giorno il corpo deve fare un sacco di azioni coordinate
che coinvolgono diversi muscoli, tendini, legamenti, articolazioni e la colonna
vertebrale.  A causa di posture
sbagliate, bilanciamento improprio e movimenti ripetitivi, questi muscoli e
tendini sono soggetti a stress e tensioni, usura, traumi e lesioni. Questo
porta a infiammazioni, accumulo di tossine e di flusso di sangue inadeguato per
organi e tessuti.  Cio’ condiziona il
buon funzionamento dei nervi, dei muscoli e dei tendini, causando dolore e
patologie.


 Con questa pratica,
per esempio, nella regione toracica, si crea spazio interno nella cavità
toracica per il cuore e i polmoni che possono espandersi e contrarsi producendo
una corretta respirazione. Le arterie e le vene si dilatano e si restringono in
tutta la loro capacità apportando più sangue a ogni angolo del corpo, portando
ad una maggiore ossigenazione di tutte le cellule e tessuti e una migliore
nutrizione di ogni fibra e cellula, equilibrando anche le funzioni
microcellulari.  Questo aumenta i livelli
di energia e di azione, in modo più lungo e sostenuto. 


 Allo stesso modo, gli
organi interni del corpo svolgono tutte le loro funzioni in uno spazio
congestionato.  Con questa pratica vi è
maggiore spazio e più spazio per ogni singola cellula o fibra per funzionare
meglio, portando a una maggiore flessibilità per un movimento corretto e
completo.  La quantità di ritenzione di
ossigeno è più alta, migliora la micro-circolazione, si riduce il gonfiore e
l’infiammazione, vengono rimosse tossine e metaboliti riportando il muscolo e i
tendini alla normale funzione.


 I dolori sono
generalmente il risultato del collasso e della congestione dello spazio in una
zona del corpo a causa di traumi o lesioni e di spazio ristretto all’ interno
del corpo.


 A livello
microcellulare le funzioni sono disturbate a causa della mancanza di spazio,
l'ossigenazione impropria e la mancanza di nutrienti a causa di circolazione
ridotta.  Uno squilibrio nella postura e
movimenti ripetitivi possono portare irregolare allungamento delle fibre in
aree diverse dei Legamenti, tendini e muscoli che li rende piu’ soggetti a
stress e tensioni, usura, indebolimento delle fibre in diversi punti aree
stesso muscolo, tendine e legamenti.


 Questa pratica
rettifica di nuovo muscoli, legamenti e tendini e li riporta al funzionamento
normale.  Maggiore circolazione, uno
spazio maggiore, una maggiore ossigenazione, nutrizione e la guarigione delle
fibre ferite, che si rafforzano, aumentando così la flessibilità in modo da
essere i meno soggette a stress, tensioni e lesioni. 


Nella spina dorsale quando vi è la riduzione degli
spazi   inter-vertebrali, la pratica li
estende, rafforza e stabilizza i dischi, muscoli, legamenti e tendini e dà
sostegno, stabilità e flessibilità alle articolazioni della colonna vertebrale
e riduce la pressione sui dischi intervertebrali.  Le curve della colonna vertebrale sono
estremamente importanti.  L'allineamento
della colonna vertebrale con il bacino è molto importante.  Una curvatura laterale è chiamata scoliosi.
La pratica corregge anche questa curvatura laterale e la riporta a normalita’.


 


CORSI DI TAI CHI E QI GONG A ROMA




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18 MOVIMENTI TAI CHI CHI KUNG


Il Tai Chi Qigong Shibashi was developed by
Professor Lin Hou-Sheng in 1979.
Tai Chi Qigong Shibashi è stato sviluppato dal professor Hou-Sheng Lin nel
1979.
Professor
Lin is a renowned Qigong Master, scientist and Master Healer.
Il Professor Lin è un rinomato maestro di qigong, scienziato
e maestro guaritore.
His
remarkable credentials include Professor of the College of Chinese Medicine in
Shanghai, Director of Qigong Research Institute in China and Honorary President
of the International Society of Natural Cures.
Le sue credenziali sono notevoli:  professore del Collegio di Medicina Cinese a
Shanghai, direttore dell’Istituto di Ricerca sul Qi Gong in Cina e Presidente
Onorario della Società Internazionale di Cure naturali.


IlPeople practicing Tai Chi Qigong
Shibashi in ChinaMaster Lin is well known in China and has published more than
ten books.
Maestro Lin è ben noto in Cina e ha
pubblicato più di dieci libri.
In 1980 he developed a technique for successfully using Qigong as the only
anesthesia needed in surgical operations: no anesthetics, no acupuncture
needles just "qi" energy.
Nel 1980 ha sviluppato una tecnica per utilizzare con successo il Qigong
come anestesia per gli interventi chirurgici: niente anestesia, niente aghi di
agopuntura solo energia "qi".
His scientific studies on Qigong healing
have been published in the prestigious journal Nature (Vol. 275,1978).
I suoi studi scientifici sulla guarigione Qigong sono
stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Nature (vol. 275,1978).
Il Master Lin has also
personally given qigong healing treatments to high-ranking Chinese officials
such as president Jiang Zemin.Il I


 


Maestro Lin
ha anche personalmente dato trattamenti curativi qigong a funzionari cinesi di
alto rango come presidente Jiang Zemin.


IlLeft: Master Lin demonstrates Shaolin kung fu Tai Chi Qigong Shibashi is a
Qigong which based on the philosophy of Tai Chi and extracts some of the best
movements from the Yang style Tai Chi Chuan.
Tai Chi Qigong Shibashi è un Qigong, 
basato sulla filosofia del Tai Chi ed e’ un estratto di alcuni dei
migliori movimenti dello stile Yang del Tai Chi Chuan.
It places emphasis on
synchronizing the 18 movements with proper breathing techniques.
Pone l'accento sulla sincronizzazione dei 18 movimenti
con le tecniche di respirazione corretta.
It is a gentle, beautiful and flowing
Qigong exercise routine that is both a joy to do and deeply relaxing.
Si tratta di un esercizio di Qigong bello, dolce e
fluente, una routine che è sia una gioia praticare che profondamente
rilassante.


Tai Chi Qigong Shibashi is designed to improve the general health and
wellbeing of the practitioner.
Il Tai Chi
Qigong Shibashi è stato progettato per migliorare la salute in generale e il
benessere del praticante.
The gentle
rocking motions and stretching movements improve circulation and digestion.
I movimenti di oscillazione dolce e i movimenti di
stretching migliorano la circolazione e la digestione.
The chest exercises and
controlled breathing are good for lung conditions and asthma.
Gli esercizi di respirazione controllata  aprono il petto e sono ottimi per le malattie
polmonari e asma.
And the
overall effect of the exercise is to reduce mental stress and physical tension
carried in the muscles of the body.
L'effetto complessivo dell'esercizio è quello di ridurre lo stress mentale e
la tensione fisica.
This
Qigong is very effective and easy to learn.
Questo Qigong è molto efficace e facile da imparare. It is practiced around the
world by over 10 million people, and is considered a national health exercise
in Malaysia and Indonesia.
E’ praticato
in tutto il mondo da oltre 10 milioni di persone, ed è considerato un esercizio
sanitario nazionale in Malesia e Indonesia.
Tens of thousands practicing Tai Chi Qigong Shibashi together at a stadium
in Malaysia


Some
benefits of Tai Chi Qigong Shibashi:
Alcuni
benefici del Tai Chi Qigong Shibashi:


·      
Improves Health Migliora la salute


·      
Increases Energy, Agility and Flexibility Aumenta l'energia, agilità e flessibilità


·      
Loosens and Strengthens Joints and Muscles Scioglie e
rafforza articolazioni e muscoli


·      
Controls Weight Controllo
del Peso


·      
Rejuvenates Body, Mind and Spirit Ringiovanisce Corpo, Mente e Spirito


·      
Reduces Stress Riduce lo
stress


·      
Improves Concentration and Intuitive Abilities Migliora la capacità di concentrazione
e intuizione


·      
Controls Emotions Controllo
delle Emozioni


·       Easy to
Learn
Facile da
imparare


INFO:
Info: email marcellotaichi@supereva.it, Tel. 349-4504749. SITO GOOGLE -
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I 18 Esercizi di Tai Chi Chi Kung


 


EFFETTI
TERAPEUTICI SECONDO LA MEDICINA CINESE


 


IL Tai Chi Chi Kung consists of a
series of 18 simple, yet highly effective exercises
Tai Chi Chi Kung è costituito da una serie
di 18 semplici ma efficaci esercizi which can help
to promote the body's natural healing energy, reduce stress and
che
possono contribuire a promuovere la guarigione naturale, l'energia del
corpo,  ridurre lo stress e create a feeling of well being. creare una
sensazione di benessere. The Chinese have, for
thousands of years, been aware of a system of internal
I cinesi da
migliaia di anni, sono a conoscenza di un sistema interno di energy which travels through pathways or meridians In
the body.
energia che viaggia attraverso percorsi o meridiani del corpo.
They refer to Essi si riferiscono a this energy as Qi (Chi). questa energia come Qi
(Chi). Each meridian connects to different
internal organs and
Ogni meridiano si connette a diversi organi interni
e porta energia sana allensures a healthy ”energy'
flow to the connected organ.
'organo collegato. When the Chi flow Is Quando il flusso  di Chi è regular
the body will remain healthy.
regolare il corpo rimane sano. However, if there are blockages in this Tuttavia,
se ci sono blocchi in questo energy flow, problems
can result.
flusso di energia, ci possono essere problemi. Think about a river. Pensiamo ad un fiume. When the river flows regularly It remains fresh and
everything
Quando il fiume scorre regolarmente tutto within it is healthy. all'interno di esso è sano.
However if the river becomes stagnant, plants
begin to
Tuttavia, se il fiume diventa stagnante, le piante iniziano a decay and rot. decomporsi e a marcire. The more you can keep this Chi energy flowing smoothly
through
Occorre mantenere il piu’ possibile il flusso di energia
abbondante e senza intoppi.


Chi is the energy system and Kung means work or cultivation. Chi è il sistema energetico e Kung
significa lavoro e la coltivazione. Therefore Chi
Pertanto  il Chi Kung is a system of exercise designed to promote or
cultivate the flow of internal
Kung è un sistema di esercizi volti a
promuovere e coltivare il flusso di energia interna. When we wake up in the morning we often stretch our arms
above our heads
Quando ci svegliamo al mattino spesso allunghiamo le
braccia sopra le nostre teste and then rub your
eyes.
e poi strofiniamo gli occhi. By
stretching the arms you are opening the meridians
Allungando le braccia
si aprono i meridiani to allow the energy to flow
and by rubbing your eyes you are stimulating some
per consentire
all'energia di fluire e strofinando gli occhi si stimolano alcuni of the many acupoints which surround the eye sockets.
degli agopunti che circondano la cavità oculare. There
are many other
Ci sono molti altri natural
exercises which we do stimulate our internal energy system without

esercizi naturali che facciamo per stimolare il nostro sistema energetico
interno senza being aware of why we do them.
essere a conoscenza del motivo per cui noi li facciamo. For over 2,000 years the Chinese have studied Per
oltre 2.000 anni i cinesi hanno studiato this internal
energy system and have created exercises to ensure the flow of
questo
sistema interno dell'energia e  hanno
creato esercizi per garantire che il flusso di Chi
energy is kept at its optimum level.
energia “Chi” venga mantenuto al
livello ottimale.


Tai Chi Chi Kung will help to restore lost energy leaving you feeling
more alive
  Il Tai Chi Chi Kung contribuirà a
ripristinare le energie perdute, facendovi sentire più vivi


and revitalised! e
rivitalizzati! In order to get the best from you
practice, please try observe
Al fine di ottenere il meglio dalla
pratica, osservate the following simple points.
i seguenti punti:1 Move gently and naturally,
don't overdo anything.
1) Muoversi delicatamente e naturalmente. 2 Breathe softly and naturally. 2) Respirare
dolcemente e naturalmente. 3 Don't stretch or
strain to do any of the exercises.
3) Non compire sforzi eccessivi
nell’esecuzione degli esercizi. 4 Try to keep the
body in alignment.
4) Cercare di mantenere il corpo in allineamento. 5)Don't ”crink' the neck or ”bow' the back. Non
inarcare il collo o la schiena. 6)Think about the
natural movements of animals.pensare ai 
 Pensare ai movimenti naturali degli animali. Take a look at your dog or cat, Date un'occhiata
al vostro cane o gatto, or even how the birds take
off and fly.
o anche come gli uccelli si alzano  e volano. These
creatures don't carry the stresses
Queste creature non sollecitano and strains in their bodies that we humans do. o
mettono in tensione i loro corpi come facciamo noi esseri umani. Try to emulate the smooth, Cercare di emulare easy, natural movements that you see in the rest of
nature.
i movimenti naturali che si vedono in natura.


 


1 SOLLEVARE LE MANI (svegliare il Qi)


Think of drawing the energy from the earth through the Yongquan point
and
Pensate di richiamare
l'energia dalla terra attraverso il punto 
Yongquan e


stay focused with lightness In the hands, on the Laogong point. rimanere concentrati con leggerezza nelle
mani, sul punto Laogong.


This exercise Is good for calming and relaxing the mind and helps to
settle the
Questo
esercizio è buono per l’effetto calmante e rilassane sulla mente e aiuta a
risolvere i problemi al
 Liver Q/ which can become over active and agitated
causing you to lose your
qi del Fegato che può provocare
iperattivita’ e agitazionecomposure.
.
Blocked Liver QI also creates anger and
frustration.
Il blocco del qi del Fegato crea anche rabbia e
frustrazione.


2 Opening The Chest 2
APRIRE IL PETTO


Again the main focus is on the Laogong point. Ancora una volta il focus principale è sul
punto Laogong.


This exercise is good for strengthening the heart and lungs which
helps to
Questo
esercizio è adeguato per rafforzare il cuore e i polmoni e aiuta a


reduce depression. ridurre la depressione. The
Heart affects, and is affected, by joy/excitement.
The I Lungs
affect and are affected by grief and depression.
Polmoni
influenzano e sono influenzati dal dolore e dalla depressione.


3. 3.
Rainbow
Dance
IL LEONE GIOCA A
PALLA (disegnare l’arcobaleno)


Focus on the Laogong point, letting it rest above the Behui point. Focus sul punto Laogong,.


This exercise strengthens the stomach and digestion, strengthens the
heart,
Questo
esercizio rinforza lo stomaco e la digestione, rafforza il cuore,


strengthens your resistance to disease and helps to reduce
headaches.
rafforza la
resistenza alle malattie e aiuta a ridurre il mal di testa.


4. 4.
Separating
Clouds
SEPARARE LE NUVOLE


Focus on the Laogong point, bringing it up the front of the body and
turning the
Focus sul punto
Laogong.


This exercise is good for the heart and lungs because you are
flushing Qi along
Questo
esercizio è buono per il cuore e i polmoni perché incrementa il flusso di  Qi lungo


the lung, heart and pericardium channels in the chest. I canali di cuore, pericardio e
polmoni.
It also clears the head


and awakens the brain because it increases the flow of oxygen to the
head.
Risveglia il
cervello in quanto aumenta il flusso di ossigeno alla testa.


5. 5.
Rolling
Arms
RUOTARE LE BRACCIA (SPINGERE
IN AVANTI – NUOTARE O RESPINGERE)


Focus on the Laogong point and let the Hegu point pass the Tai Yang
point.
Focus sul punto
Laogong e sul punto Hegu .


Good for headaches, migraine and pain around the eyes. Buon per mal di testa, emicrania e dolore
intorno agli occhi.
It helps to dear
blocked
Incrementa il flusso di


Qi In the Gall Bladder channel in the head. Qi nell meridiano della vescica
biliare.
The Liver and Gall Bladder
channels
Il meridiani del fegato e vescica biliare also have a strong connection with the eyes. hanno
anche una forte connessione con gli occhi.


 


 


6. 6.
Rowing the
Boat
LA
BARCA
A
REMI (Remare o Saltare verso il cielo)


The focus is on the Laogong point. Il focus è sul punto Laogong.


Good for Kidney and Gall Bladder because the bending forward and
back
Buon per rene e
cistifellea perché ci si piega in avanti e indietro.


stretches the Kidney and Bladder areas. Stimola i canali del rene e vescica
biliare.
Helps to combat stress.
Aiuta a combattere lo stress.


7. 7.
Lifting
the Ball
ALZARE LA
PALLA


The Hegu point aligns with the Huantiao point with your attention
around the
Il punto Hegu
allinea con il punto Huantiao. Attenzione posta nel punto


Laogong point.
Laogong.


This exercise increases confidence because of the strong open
posture making
Questo
esercizio  aumenta la fiducia a causa
della postura aperta.


your spirit more open and ”uplifted.' il tuo spirito e’ più aperto e
"sollevato. '


8. 8.
Looking at
the Moon
GUARDARE LA LUNA


Your focus in on bringing the Laogong points together. Attenzione sull’allineare i punti laogong


This exercise tonifies the Spleen channel whilst stretching the
Liver and Gall
Questo
esercizio tonifica la Milza,
stimolando i canali di fegato e vescica biliare.
It helps to Increase circulation and increases the
energy
Aiuta ad aumentare la circolazione e aumenta il flusso di
energia flow in the chest and upper body leaving
you, feeling more ”open' and stronger.
nella parte superiore del
corpo e nel torace.


9. 9.
Pushing
Palms
SPINGERE CON I
PALMI


Focus is on the Laogong points and around the Belt Channel. Il focus è sui punti Laogong e nel canale
della cintura


This exercise aids digestion and regulates bowel movement because of
the
Questo esercizio
aiuta la digestione e regola il movimento intestinale a causa della


attention and focus around the lower Dantien. attenzione e la concentrazione sulla
rotazione del Dantien.


10. 10.
Cloud
Hands
MANI COME NUVOLE


Be aware of the Laogong points opposite the middle and lower Dantiens. Essere consapevoli dei punti Laogong e dei
dantien alto, medio e basso.


This exercise helps to calm the mind because of the soft focus on
the hands.
Questo
esercizio aiuta a calmare la mente a causa della focalizzazione sulle mani.



11. 11.
Touch the
Sea, and Look at the Sky.
TOCCARE
IL MARE, GUARDARE ILCIELO


Because of the Increased flow of energy in the Heart and Lung
meridians this
A causa
del maggiore flusso di energia nei meridiani di cuore e polmone  questo


exercise is good for depression and melancholia. L'esercizio è buono per la depressione
e malinconia.


12. 12.
Pushing
the Waves
SPINGERE LE
ONDE


Focus on the Laogong point whilst the Hegu point aligns with the Qihu
point.
Focus sui punti
Laogong ed Hegu.


This exercise is good for kidney and bladder function because of the
water
Questo esercizio
è buono per la vescica biliare e la funzione renale a causa delle


imagery and helps to clear tensions and anxiety. Immagini delle onde e aiuta a
cancellare le tensioni e ansia.


13. 13.
Flying
Pigeon
IL VOLO DEL
PICCIONE (la colomba apre le ali)


Attention Is on bringing the Laogong points together. L'attenzione è sul portare i punti Laogong
insieme.


Helps to reduce depression by increasing the flow of energy In the
upper body
Aiuta a
ridurre la depressione aumentando il flusso di energia nella parte superiore
del corpo


and along the heart meridians. e lungo il meridiano del cuore.


14. 14.
Punching
PUGNI


Focus on the Laogong points. Focus sui punti Laogong.


Aids digestion and regulates bowel movement and helps to build
resistance
aiuta la
digestione e regola il movimento intestinale e contribuisce a costruire la
resistenza


against adverse weather conditions as the defensive Qi is
strengthened.
contro
le avverse condizioni atmosferiche perche’ rafforza il qi difensivo.


15. 15.
Flying
Wild Goose
IL VOLO
DELL’OCA SELVAGGIA
 (La gru apre
le ali)


Focus on the Laogong point and feel your connection through the
Yongquan.
Focus sul punto
Laogong e sentire la sua connessione con il punto Yongquan.


This exercise opens and expands Qi in the upper torso, strengthening
the lungs
Questo
esercizio apre e  espande Qi nella parte
superiore del busto, rafforzando i polmoni e riducendo la depressione e la
sensazione di isolamento.


16. 16.
Rotating
the Wheel
RUOTARE LA SFERA


Focus on the Laogong point. Focus sul punto Laogong.


Moves the Qi and blood through your hands and is good for dispersing
stagnant
Muove il Qi
attraverso le vostre mani ed è un bene per rimuovere la stagnazione
di


Qi in Liver and Gall Bladder meridians. Qi nel fegato e nel meridiano della
vescica.
It improves vitality by the
elimination of
Migliora la vitalità mediante l'eliminazione di


waste products by flushing the kidneys and stimulating bowel and
liver function.
rifiuti
prodotti dal lavaggio dei reni e dell'intestino e stimolare la funzionalità
epatica.


17. 17.
Marching
Whilst Bouncing the Ball
CAMMINARE
E PALLEGGIARE


Focus on a connection between the Laogong and Yongquan points. Focus su una connessione tra il Laogong e
punti Yongquan.


Improves coordination by balancing the left and right hemispheres of
the brain.
Migliora il
coordinamento equilibrando gli emisferi destro e sinistro del cervello.


   118. 8.   SAO GONG (RACCOGLIERE IL QI)


Connect from the Laogong points through the upper, middle and lower
Dantiens,
Collegare i punti
di Laogong con i 3 dantien. Immagazzina


storing the Qi In the lower Dantien.Immagazzinaii il Qi Nel Dantien inferiore. - Calms the mind and stores the energy. - Calma
la mente e immagazzina l'energia.


 


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QI GONG DEI 5 ANIMALI I


 


Si
attribuisce al medico cinese Hua Tuo (141-208 d.C.) il merito di aver riunito
in una serie i movimenti dell’antico Qi Gong cinese, conosciuto con il nome di
Daoyin, e di aver studiato ed approfondito i benefici di ogni singola tecnica e
l’azione preventiva e terapeutica a vantaggio della salute e del benessere.


Si tratta di
esercizi di origine molto antica, la cui funzione terapeutica principale
consiste nell'attivare i Cinque Organi (Fegato, Cuore, Milza, Polmoni, Reni) e
le funzioni e fasi energetiche ad essi correlate. Efficaci per alimentare
l’energia interna e riattivare immaginazione ed intenzione, gli “scherzi”,
“giochi”, “divertimenti” dei 5 animali sono considerati un metodo di
prevenzione e cura delle malattie, in quanto stimolano il funzionamento degli
organi interni e risvegliano l’istinto vitale attraverso la scoperta e il
rafforzamento dello specifico “carattere animale” insito in ognuno di noi e nel
tempo dimenticato. Adatto a tutti (uomini, donne, bambini, giovani, anziani),
lo studio di questa antica tecnica di Qi Gong richiede mente quieta, corpo
capace di alternare alla giusta tensione il giusto rilassamento ed un
allenamento costante e consapevole.


Oggi, sia in
Cina che in Occidente, si praticano diverse forme di Wu Qin Xi.


Le
imitazioni della tigre, dell’orso, del serpente, della scimmia e della gru,
sono le più diffuse, pur con numerose varianti.


 


CARATTERISTICHE DEI 5 ANIMALI E
BENEFICI DELLA PRATICA


Nel
praticare il “Divertimento dei 5 animali” è importante, oltre alla conoscenza
della tecnica, la comprensione dello spirito degli animali stessi, per
rappresentarli mentre agiscono, in modo spontaneo, nel loro ambiente naturale.


 


TIGRE - FEGATO – CORAGGIO E FIEREZZA


Stimola il
flusso energetico del Fegato, favorisce il rilascio di energie negative.


Ha il corpo
robusto, capace di balzare e ghermire la preda. 
Il suo atteggiamento è attento, vigile, presente. Alla durezza esterna
corrisponde la calma interna.


Nel gioco
della tigre si esprime vigore, energia e potenza attraverso le forti zampe e
gli occhi avidi, spalancati, aggressivi.


Le posizioni
ad imitazione di questo animale richiedono petto rilassato, schiena stirata e
zona del bacino attivata.  L’ esercizio
rinforza muscoli, ossa, polmoni, reni. 
Migliora l’estensione e la flessibilità della colonna. Armonizza il Qi
nelle tre zone (tre dantian).  Attiva la
circolazione del sangue ed incrementa l’energia nelle dita della mano e negli
organi corrispondenti, in particolare cuore e polmoni. Il movimento ondulatorio
stimola la circolazione nei canali Du Mai e Ren Mai.


 


ORSO – MILZA – STOMACO


E’
coraggioso, intelligente, vigoroso, robusto. Incrollabile e dinamico assieme.


Lento ma
agile, usa gli arti superiori per spingere ed arrampicarsi.


Il suo
corpo, soffice all’esterno, è tuttavia molto stabile.


La pratica
del gioco dell’orso rafforza corpo e mente, regolarizza la pressione, dona
benessere alle articolazioni e ai muscoli, previene le distorsioni della zona
lombare, migliora le prestazioni di anche e ginocchia, favorisce la digestione,
cura i problemi intestinali (diarrea e stitichezza).  Poiché i movimenti partono dall’ombelico,
lavora positivamente sul funzionamento del fegato, della milza, della vescicola
biliare e dello stomaco.  La vibrazione,
legata al passo (l’anca viene sollevata), abitua all’equilibrio. Ottimo per la
forza delle gambe ed il coraggio.


 


SERPENTE - RENI


 


Nel gioco
del serpente si cerca di riprodurre la sua forma in modo da muovere tutte le
articolazioni, soprattutto quelle degli arti. 
L’esercizio richiede, e quindi migliora, coordinazione ed equilibrio,
agisce positivamente sui polmoni, calma il cuore, rilassa il corpo e quieta la
mente.


La rotazione
del coccige favorisce la funzione dei reni ed attiva l’energia.


La pratica
ostacola la formazione del grasso nei fianchi e attorno alla vita, previene i
dolori articolari nel tronco e negli arti inferiori e rafforza i tendini.


L’energia
del ciclo posteriore si armonizza con quella originale.


 


SCIMMIA – CUORE


È agile,
sveglia, sfuggente, intelligente, pronta. 
Vivace ma rilassata, si stira, si rannicchia, schiva con abilità e
rapidità.  La pratica migliora
l’equilibrio, rafforza le gambe, tonifica le spalle, favorisce la circolazione
del sangue, previene e allevia i problemi articolari, affina la vista e l’udito,
calma lo spirito, incide favorevolmente sull’umore.  I movimenti veloci agiscono positivamente sul
sistema nervoso e sul cuore. Rimuove lo stress e previene gli attacchi di
cuore. E’ un ottimo esercizio per le dita e la coordinazione di tutto il corpo.


 


GRU - POLMONI


Calma,
semplice ed elegante, simboleggia la lunga vita.


Si muove in
modo maestoso, con leggerezza, equilibrio e flessibilità.


L’imitazione
della gru rende la respirazione più ampia e profonda, favorisce la salute di
bronchi e polmoni e ne previene i disturbi cronici (enfisema polmonare).  La muscolatura delle braccia e delle spalle
si tonifica, la prestazione dei tendini migliora.  Con la pratica si armonizza “l’acqua dei
reni” ed il “fuoco del cuore”. Apre l’intero sistema dei meridiani. Ottima per
l’equilibrio e per rinforzare le gambe.


 


 


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IL QI GONG DEL BOZZOLO
DI SETA I


Il termine “Bozzolo di Seta”
(Zhan ssu jin) descrive un movimento
morbido, circolare, a spirale e lento. I movimenti nel Zhan ssu jin devono essere continui ed uniformi, senza
interruzioni, descrivendo una traiettoria circolare.


Questa forza, che nasce
dai movimenti a spirale del corpo, e particolarmente del Dan Tian e delle
anche, e che si manifesta in movimenti di rotazione e rivoluzione delle mani,
non si sviluppa in una sola direzione, ma è tridimensionale, analoga a quella
di un serpente. Con la forza a spirale, l’azione si manifesta sempre in tre
direzioni contemporaneamente: di lato, in alto e in avanti, o di lato in basso
e in avanti.


Gli esercizi del
“Bozzolo di Seta” hanno come
primo
obiettivo
l'apertura dei meridiani affinché il
flusso energetico possa circolare liberamente.


Se si vuole che ciò
avvenga è importante realizzare che il movimento non deve essere forzato in
alcun modo. Un
secondo
obiettivo
è quello di connettere dinamicamente
le varie parti del corpo, in modo che esso si possa muovere come una sola unità
senza sforzo, con grazia e armonia.  Un
terzo obiettivo è lo sviluppo del cambiamento interno, ciò consente di cambiare
velocemente la posizione e non essere colpiti nel proprio centro quando si è
spinti o attaccati da un avversario. Il metodo a
spirale dell'Energia del Bozzolo di Seta per muovere l'energia interna,
consente, una volta padroneggiato, di utilizzare una piccola forza per vincerne
una più grande, o per citare un   detto
del Taiji: "Utilizzare 4 once per superare mille libbre".


 


1)      ROTAZIONE DEL POLSO DRITTA E ROVESCIA SX E
DX


2)      ROTAZIONE DEI POLSI DOPPIA DRITTA E
ROVESCIA (CAVALIERE)


3)      ROTAZIONE DEL BRACCIO DRITTA E ROVESCIA SX
E DX


4)      DOPPIA ROTAZIONE DEL BRACCIO DRITTA E
ROVESCIA SX E DX


5)      RUOTARE IL VASSOIO SX E DX


6)      RUOTARE I VASSOI (CAVALIERE)


7)      IL SERPENTE SCIVOLA LUNGO IL TRONCO SX E DX


8)      IL SERPENTE DOPPIO (CAVALIERE)


9)      RUOTARE LA SPALLA AVANTI E INDIETRO SX E DX


10)   RUOTARE IL GOMITO AVANTI E INDIETRO SX E DX


11)   RUOTARE LE SPALLE AVANTI E INDIETRO
(CAVALIERE)


12)   RUOTARE I GOMITI AVANTI E INDIETRO
(CAVALIERE)


13)   NUOTARE NEL MARE DEL QI DRITTO E INVERSO
(CAVALIERE)


14)   RACCOGLIERE IL QI E LANCIARSI VERSO IL
CIELO AL CENTRO (CAVALIERE)


15)   LANCIARSI VERSO IL CIELO ED APRIRE
LATERALMENTE (CAVALIERE)


16)   APRIRE LATERALMENTE E SCENDERE VERSO LA
TERRA AL CENTRO (CAVALIERE)


17)   DISEGNARE L’OTTO SX E DX (CAVALIERE)


18)   MUOVERE LE BRACCIA A SPIRALE (CAVALIERE)


 


Info: MARCELLO, TEL..
349-4504749,  e-mail:
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BA
DUAN JIN - (OTTO PEZZI DI BROCCATO)


EFFETTI
TERAPEUTICI SECONDO LA MEDICINA CINESE


 


Alcune fonti
sostengono che essi ebbero origine diverse migliaia di anni fa. Documenti
storici riportano esercizi risalenti al periodo degli insediamenti Yao (4000 a.c), quando si
racconta che determinati movimenti per regolare il corpo e tecniche speciali di
respiro venissero usati per curare le malattie. La testimonianza più recente
della lunga storia di questi esercizi, proviene da un libro di seta, venuto
alla luce nel 1975 e conosciuto come Daoyin Xing I Fa (Metodo di induzione del
libero flusso di Qi). Il testo risale alla dinastia occidentale Han (206 a.c. - 24 d.c.) e
contiene 44 figure di uomini e donne mentre eseguono esercizi simili. Qualunque
sia la verità sull'antichissima storia di questo esercizio, è risaputo come il
famoso generale Yue Fei, che visse durante la dinastia orientale Song
(1177-1279 d.c.) abbia sviluppato una serie di 12 esercizi fondamentali per
addestrare il suo esercito, e che in seguito vennero ridotti a 8: il Baduan
Jin. Il fatto che lui e il suo esercito non furono mai stati sconfitti in
battaglia, venne attribuito a questo addestramento.


 


SOSTENERE
IL CIELO CON ENTRAMBE LE MANI


Questo esercizio di
apertura regola tutti gli organi interni, dal cuore e dai polmoni nella parte
superiore del tronco, fino ai reni e agli intestini, nella parte inferiore
dell'addome.


Allevia la fatica,
aumenta la capacità inspiratoria, e aiuta a preparare il corpo agli esercizi
che seguono. Inoltre contribuisce a rinvigorire i muscoli e le ossa della
schiena e del bacino, e può aiutare a correggere una errata postura della parte
superiore della schiena e delle spalle.


Stimola il meridiano
"triplice riscaldatore


Questo esercizio
riequilibra la funzionalità del triplice riscaldatore, stimolando una
circolazione fluida del Qi all’interno del meridiano e regolando tutti gli
organi interni, connessi ai “tre fuochi”, da cuore e polmoni in alto, fino
all’intestino e ai reni in basso. Inoltre tonifica i muscoli delle braccia e
aiuta a migliorare gli effetti di una postura scorretta nella schiena.


 


TENDERE
UN ARCO SU ENTRAMBI I LATI COME PER COLPIRE UN'AQUILA


Questo esercizio pone
l'enfasi sul torace - la casa di cuore e polmoni - migliorando enormemente la
circolazione del sangue e dell'ossigeno. Migliora inoltre il flusso di energia nell'intestino
tenue.


Stimola polmoni ed
intestino crasso
. Utile per il mal di testa  


Oltre a rinforzare il
fisico in generale, stirando i meridiani delle braccia e delle gambe, per il
lavoro che fa tutto il corpo, questo esercizio ha un ottimo effetto sulla vista
e sugli occhi, anche per l’importanza che è data alla concentrazione dello
sguardo sul bersaglio. Come diceva il nome antico, inoltre con la rotazione del
busto verso sinistra viene evidenziato il lavoro sul fegato (organo e
sistema energetico
), e gli occhi … sono il “fiore del fegato”. Con la
rotazione verso destra, invece, secondo la tradizione, si lavora sul polmone.
In effetti l’enfasi è comunque posta sul torace, quindi su cuore e polmoni,
migliorando la circolazione del sangue e dell’ossigeno, ma forse questo è anche
legato al fatto che in un diverso modo di praticarlo, con uno scopo preciso,
anticamente e tuttora, si stira molto il pollice (punto di arrivo del meridiano
Polmone
), insieme all’indice (punto di partenza dell’Int. Crasso).


 


SOLLEVARE
UNA SOLA MANO REGOLA MILZA E STOMACO


I movimenti di questo
esercizio aumentano il flusso di energia lungo ambedue i lati del corpo,
portando benefici al fegato, alla vescicola biliare, alla milza e allo
stomaco
. Aiutano a prevenire disordini del tratto gastrointestinale


Stimola stomaco e
milza  


Qui l’effetto più
evidente è al livello del sistema gastrico, e della milza. E’ un esercizio che
aiuta nella digestione, infatti un movimento molto simile si usa anche nella
pratica dei “Sei Suoni” per lavorare su stomaco e milza, lì unito ad un
suono che entra in risonanza con lo stesso sistema.


 


VOLTARSI
COME UNA MUCCA CHE FISSA LA LUNA


Questo è uno tra i
più efficaci degli otto esercizi. Ha un notevolissimo effetto sul sistema
centrale e sulla circolazione sia del sangue che del Qi nella testa. Stimola la
potenza vitale dei reni. Rafforza anche l'attività dei bulbi oculari, i
muscoli del collo e delle spalle, i nervi,


ed è eccellente per
abbassare la pressione sanguigna e prevenire l'indurimento delle arterie.


Stimola cuore ed
intestino tenue 


Questo esercizio ha
un’azione molto profonda su uno degli otto meridiani straordinari, il “daimai”
o “meridiano della cintura
”; serve per rilassare tutto l’addome, sbloccare
la cistifellea ed aiutare chi ha problemi digestivi, nelle donne, inoltre,
agisce su problemi legati al ciclo mestruale. Per le donne in gravidanza va
eseguito in modo molto leggero e delicato


 


ABBASSARE
LA TESTA E LE ANCHE RIMUOVE L'ECCESSO DI CALORE DAL CUORE


Il valore di questo
esercizio include la prevenzione della febbre e la riduzione di tensione del
sistema nervoso simpatico. Sicuramente questa pratica ha un potente effetto
rilassante, e quindi facilita il flusso di energia lungo alcuni meridiani
del corpo.


Stimola vescica e
reni  


E’ un esercizio molto
utile per l’intera colonna vertebrale, e per scaricare le tensioni accumulate
al livello della testa e del torace. Rilassa la mente, il torace, rinforzando
il sistema respiratorio e circolatorio, rafforzando anche lo stesso muscolo
cardiaco. E’ ottimo anche per sciogliere le anche e per qualunque problema
degli organi genitali, coadiuvante anche nei casi di tumore alla prostata o ad
utero e ovaie.


 


TOCCARSI
I PIEDI CON ENTRAMBE LE MANI RINFORZA I RENI E I LOMBI


Questo esercizio dà
beneficio ai muscoli delle gambe e della parte inferiore della schiena, ed è
utile per "stirare" la colonna vertebrale. E' altresì benefico per
gli organi interni del basso addome. I movimenti di fianchi e vita sollecitano
efficacemente ogni tessuto e ogni organo dell'addome. L'intero esercizio
rafforza i reni, le ghiandole surrenali e le arterie, le vene ed i nervi ad
esse essi associati. Poiché i reni svolgono un ruolo vitale nella regolazione
del metabolismo dell'acqua in tutto il corpo, questo esercizio aiuta a
mantenere un sano equilibrio all'interno dell'ambiente corporeo


Stimola pericardio
e triplice riscaldatore 


Questo è un esercizio
utilissimo per stirare i meridiani di reni e vescica urinaria, e per
risolvere i problemi collegati ad essi; ottimo per mal di reni e mal di schiena
in generale. Fa un ottimo lavoro anche sulla regolazione dello yang, attraverso
lo stiramento del meridiano Dumai (Vaso governatore).


 


TIRARE
I PUGNI INCREMENTA LA
FORZA INTERNA


Questo esercizio
sviluppa il flusso di Qi in modo tale che dai piedi attraverso l'intero corpo,
possa arrivare fino alle mani e agli occhi. Stimola la corteccia cerebrale e i
relativi nervi, ed accelera la circolazione del sangue e dell'ossigeno nel
sistema cardiovascolare. Non è un esercizio di pugilato, ma è studiato per
rafforzare il flusso della potenza interna: deve essere eseguito con calma,
lentamente e con grande concentrazione.


Stimola
cistifellea e fegato 


Questo esercizio è
ottimo per tonificare tutti i muscoli ed unirli in un tutt’uno organico e
compatto; utile per riscaldare tutto il corpo, disperdere l’energia bloccata in
un organo o muscolo. Rafforza il carattere, rilassa e scarica il sistema
Mente/Cuore, sciogliendo i blocchi emotivi, soprattutto la rabbia e l’ansia. Da
una nuova carica energetica, fresca e vitale, il cui effetto si sente anche a
distanza di tempo.


 


 AFFERRARE I PIEDI PER RAFFORZARE
I RENI E LA VITA


Piedi larghezza
spalle. Espirando scender e distendere il corpo. Restare qualche secondo in
posizione respirando con la vita e con i reni. Inspirando tornare nella
posizione di partenza raccogliendo e concentrando il Qi nelle mani. Portare le
mani ai reni ed assorbire il Qi nei reni inarcando leggermente il busto senza
forzare, per poi flettersi nuovamente.


Stimola i reni


 


[SCUOTERE IL CORPO ALLONTANA TUTTE LE MALATTIE]


Questo esercizio mira
a rinforzare e a rigenerare tutti gli organi interni, permettendo loro di
massaggiarsi a vicenda. E' anche utile per la colonna vertebrale, il sistema
nervoso e il senso di equilibrio.


Stimola i reni


Questo è ottimo come
esercizio finale per sciogliere e rilassare tutto il corpo, dalla punta dei
capelli fino alla pianta dei piedi. Si usa molto in Cina per eliminare tutti i
fattori patogeni, tutti i “rifiuti e le sporcizie” ancora presenti nell’intero
organismo corpo – respiro – mente, o riportati in superficie dagli esercizi
precedenti, riattiva la circolazione di sangue ed energia e stimola l’allegria
e la serenità.


 




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Qì Gōng,


l’Arte di Trasformare
se stessi


 


Respirazione consapevole, posizioni
statiche e dinamiche contraddistinguono l’antica pratica del Qì Gōng. Una
disciplina che coinvolge mente, corpo e spirito donando salute e benessere
all’individuo.


Yoga, Tai Chi, Qì Gōng. Non si può dire
che l’Oriente non abbia coinvolto il nostro paese con le sue – antiche –
discipline. Anche se, relegare tutto ciò a semplici esercizi ginnici è
impossibile. Si tratta di vere e proprie forme di arte che coinvolgono corpo,
mente e spirito considerandole un’unica entità.


«Il Qì Gong è una disciplina olistica che
mira al benessere, alla crescita e alla trasformazione dell’individuo. Che
l’obiettivo sia ridurre lo stress, migliorare la resistenza fisica, aumentare
la vitalità, velocizzare il recupero fisico e mentale o migliorare l’equilibrio
e la concentrazione, il risultato finale sarà identico: migliorare se stessi.
E’ questo lo scopo principale del Qì Gong».


Il significato profondo e il concetto di
Qì Gong sono racchiusi proprio nel suo nome: «il termine Qì Gong è infatti composto
da due caratteri. Qì, inteso come energia universale e Gong (originariamente
Gongfu) che rimanda al concetto di uno studio o un allenamento che necessita di
molto tempo e fatica per essere portato a compimento. Il concetto di Qì Gong
può essere quindi interpretato come qualunque tipo di addestramento o studio
relativo al Qì che richieda tempo e fatica».


Si dice che questa antica disciplina
coinvolga tre tesori, chiamati Qi, Shen e Jing. «Per i cinesi, la parola Jing
ha diversi significati e può essere un verbo, un aggettivo o un sostantivo. In
quest’ultimo caso - che è quello che ci interessa maggiormente - significa
“essenza” e rimanda all’idea di una sostanza ancestrale. Nell’uomo il Jing
originario viene trasmesso dai genitori attraverso il concepimento e
costituisce la sorgente e la base della vita; in pratica è ciò che ci permette
di crescere. Poiché una volta venuti al mondo il Jing non può fare altro che
venire consumato, occorre imparare a conservarlo, custodirlo e migliorarne la
qualità».


 


«Anche il termine Qì ha infinite
traduzioni. Le più comuni rimandano all’idea di energia, forza materiale e
soffio vitale. Questo perché lo stesso ideogramma indica simultaneamente
qualcosa di materiale e immateriale. E’ perciò pensabile come un’energia che si
manifesta contemporaneamente su più livelli: fisico, mentale e spirituale. Il
Qì è condizionato da tutto ciò che ci circonda: dall’aria che respiriamo, dal
cibo, dallo stile di vita che teniamo e persino dalle nostre attitudini emotive
e dal nostro modo di essere».


Che dire invece, dell’ultimo “tesoro”, lo
Shen? «Anche questa ha molti significati: spirito, anima, mente, divino e
soprannaturale sono solo alcuni dei più conosciuti. I cinesi ritengono che
quando lo Shen si rafforza, in qualche modo l’uomo riesca ad avvicinarsi al
divino, a diventarne parte. Riesce a percepire tutto più acutamente e la mente
diventa più penetrante e ispirata. Questo perché lo Shen viene inteso come
insieme dei 5 aspetti mentali-spirituali dell’essere umano: L’Anima Eterea, l’Anima
Corporea, l’Intelletto, la Volontà e la Mente vera e propria.


 


Qual è dunque il fine ultimo del Qì Gong?


«La pratica del Qì Gong coinvolge i San
Bao (Tre Fondamenti) – così chiamati poiché solo attraverso la cura e il
mantenimento di questi preziosi Tesori si può ottenere salute e longevità –
poiché crea tra loro un rapporto di interdipendenza. Come prima cosa insegna a
consolidare e conservare il Jing, poi a trasformarlo in Qì e, successivamente,
a sublimarlo in Shen, la cui energia verrà in seguito utilizzata per
controllare il lato emotivo della personalità, riducendo gli stress della vita
quotidiana».


 


Il Qi può essere sotto il controllo della
volontà cosciente?


«Il sangue può forse essere controllato
dalla volontà? Perché in fin dei conti è di questo che si sta parlando. I
cinesi ritengono che il Qì sia veicolato nell’organismo attraverso il sangue e
i meridiani. Quindi a seconda che ci troviamo concordi con questo tipo di
pensiero daremo una risposta piuttosto che un’altra. Sono innumerevoli comunque
le storie e le leggende che narrano di maestri capaci di azioni incredibili, di
gesta eroiche e inimmaginabili, come sopravvivere a lame affilatissime o
praticare l’auto-guarigione immediata o ancora levitare, guarire a distanza o
effettuare viaggi astrali. A seconda delle tradizioni a cui si fa riferimento,
queste capacità verrebbero attribuite a percorsi differenti. Nel taoismo, per
esempio, esiste una particolare corrente che ritiene come alcune di queste
capacità siano la naturale evoluzione di un’attenta e mirata pratica energetica
che, a lungo termine, dovrebbe condurre il praticante eccellente
all’immortalità».


 


Una forza immateriale, quindi, può
controllarne una materiale?


«Di nuovo dipende da che parte stiamo.
Alcune tradizioni, come il ramo taoista di cui abbiamo accennato sopra,
affermano che ciò sia possibile, altre tengono posizioni diametralmente
opposte, sostenendo che il Qì sia un’energia effimera, incontrollabile, come lo
è il sangue o il respiro».


 


In cosa consiste il Qì Gōng terapeutico?


«Il Qì Gong come sequenza di esercizi
corporei atti a contrastare malesseri e malattie per ripristinare il benessere
psicofisico, compare già nel più antico trattato di medicina cinese pervenuto
integro fino a noi, lo “Huangdi neijing Suwen - Il libro interno
dell’Imperatore Giallo - Domande semplici”. Tali esercizi, formati da sequenze
di movimenti lenti e fluidi, stimolando precisi ago-punti e lavorando in modo
mirato e continuativo sui 12 meridiani principali e sugli 8 meridiani
straordinari, permettono di mantenere e preservare una condizione generale di
buona salute. Questo, anche grazie al lavoro sulla respirazione che diventa
quindi la conditio sine qua non della pratica del Qì Gong. A sostegno di questo
concetto, la parola Qì: l’ideogramma, infatti, fino a non molto tempo fa veniva
tradotto in occidente come soffio e quindi respiro».


 


In Occidente si conosce – ma soprattutto
si applica totalmente – il vero e originale Qì Gōng?


«Probabilmente il vero Qì Gong non esiste.
O meglio. Qualsiasi pratica - sia essa statica o dinamica, interna o esterna,
terapeutica o meditativa – venga considerata utile al miglioramento della
propria condizione di salute, energetica o spirituale può essere considerata
vero Qì Gong, purché, come insito nel termine stesso, preveda un buon lavoro su
se sessi che includa inevitabilmente tempo e fatica. Ne esistono comunque
versioni molto antiche dalle quali sono state estrapolate le sequenze arrivate
oggi fino a noi.


Miglioramento del flusso sanguigno al
cervello, dell’ipertensione, delle funzioni renali e cardiache e persino delle
masse tumorali. Molti sono stati, negli ultimi anni, gli studi che hanno
evidenziato il ruolo positivo del Qì Gōng sulla salute.


Cosa ci può dire a riguardo?


«Originariamente la pratica del Qì Gong
veniva tenuta segreta, specialmente nell’ambito delle arti marziali o di
religioni come il buddismo e il taoismo; questo perché la conoscenza di
esercizi volti a raggiungere “l’immortalità” rimanessero a disposizione di
pochi eletti. Negli ultimi cinquanta anni questi segreti sono stati messi a
disposizione di tutti. In questo modo i medici hanno potuto constatare
attraverso studi scientifici la reale utilità del Qì Gong nel trattamento di
molte malattie di carattere cardiovascolare, polmonare, digestivo, endocrino,
nervoso e immunitario. La ricerca scientifica ha inoltre confermato che una
pratica costante di questi esercizi riduce l'ipertensione, aiuta a mantenere la
salute anche in età avanzata e ristabilisce la corretta connessione
corpo/mente/anima».


 


«Quindi, se siete persone curiose,
entusiaste, pazienti e con una forte predisposizione all’auto miglioramento, il
Qì Gong è la disciplina che fa per voi. Non importa quale sia il vostro sesso,
la vostra età o il vostro grado di allenamento o salute. L’importante è che
siate pronti a mettervi in gioco, a studiare, a dedicare del tempo a questa
meravigliosa arte e che il vostro obiettivo sia quello di raggiungere e
mantenere il benessere, sia esso fisico, psichico o spirituale».


 


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Un bellissimo e completo articolo sul Qigong:Taiji e
Qigong in quiete della professoressa Hu Lijuan a cura di Giulia Boschi


 


Il Qigong è un metodo completo ed ordinato di auto-training, fondato
sull’esercizio del pensiero e sul controllo-armonizzazione di corpo, respiro e
mente al fine di ottenere un miglioramento delle proprie condizioni
psico-fisiche.


Per quale motivo affrontiamo le tecniche del Qigong in quiete? La maggior
parte delle preziose tecniche di lungavita cinesi, raccomandano, per
esperienza, di preservare l’equilibrio fra quiete e movimento che naturalmente
caratterizza il nostro organismo. Per riuscire a sopravvivere però quasi
sempre, durante il giorno, ci troviamo in uno stato di eccessiva dinamicità o
ancora peggio siamo sottoposti ad una continua tensione e ad un’attività
eccessiva. Questo è il motivo per cui è così importante nutrire la quiete
interiore; quindi, per quanto riguarda le pratiche di lungavita, lo stile in
quiete risulta attualmente ottimale.


Nel Canone di medicina dell’Imperatore Giallo, nel primo capitolo si legge:
“Vuoti, in quiete, senza bramosia né ambizioni, l’autentico Qi li riempiva,
spirito ed essenza custoditi all’interno: da dove mai sarebbe potuta venire la
malattia?”. Ancora è scritto: “Padroneggiavano [le leggi di] cielo e terra,
tenevano in pugno lo Yin e lo Yang, esalavano ed inalavano Qi quintessenziale
(Jing Qi), nella solitudine preservavano lo spirito, e la loro carne era una
cosa sola…”. Queste due citazioni ci narrano in fine linguaggio che gli ‘uomini
autentici’ dell’antico passato, padroneggiavano le leggi delle trasformazioni
universali; conoscevano i tempi ed i meccanismi dei mutamenti di Yin e Yang e
mantenevano, nella loro vita quotidiana e nel corso dei loro pensieri, una 2
quiete serena. Senza bramosie né ambizioni, non nutrivano eccessive aspettative
o brame; erano arrivati alla conoscenza dell’arte di preservare lo spirito
quintessenziale all’interno, senza disperderlo in giro; nella solitudine
preservavano il loro spirito senza sprecarlo; compivano spesso pratiche di
respirazione ossigenandosi con l’aria fresca e riuscendo, in questo modo, a far
circolare liberamente per tutto il corpo il Zhen Qi “Qi autentico”: la sostanza
più sottile che sostiene e mantiene l’attività vitale del nostro organismo. Di
conseguenza erano al riparo dalla malattia e riuscivano ad ottenere l’unità di
corpo e spirito, vivendo molto a lungo in ottima salute. Queste due citazioni
del Neijing, rappresentano l’origine dei principi teorici sui quali si fonda
l’arte millenaria del Qigong di lungavita, tramandataci dai nostri antenati. Il
riferimento è al Qigong seduti in quiete. La porta d’accesso della vera pratica
Qigong in quiete è piuttosto difficile da varcare; bisogna utilizzare la
comprensione e la coscienza dello spirito perfettamente in pace, solo allora
sarà facile ottenere degli enormi vantaggi.


Alcuni
termini chiave


• Taiji
del Qigong in quiete:


Il Taiji del Qigong in quiete è un metodo di pratica del Qigong in quiete
basato sui principi teorici del Taiji. Il Taiji è il corpo del sistema YinYang.
L’abbracciarsi reciproco di Yin e Yang nel Taiji è ciò che dà nascita a tutte
le cose. Secondo la teoria del Taiji, ogni cosa ha un suo Taiji; anche il corpo
umano viene pertanto considerato come un Taiji: l’unione di Yin e Yang in un
unico sistema. Tutta la teoria della medicina tradizionale cinese, centrata sul
sistema Yin Yang e cinque fasi (legno fuoco terra metallo acqua), deriva dalla
scienza dei mutamenti la cui origine, chiave di volta e meccanismo principale è
il Taiji.


• Yin
Yang:


“Nel mutamento è il Taiji, esso genera i due emblemi”; I “due emblemi”
altro non sono che i due Qi dello Yin e dello Yang. L’attività opposta e
complementare di Yin e Yang è l’origine ed al contempo la forza propulsiva che
fa nascere, crescere e sviluppare ogni cosa nell’universo; nello Huangdi
Neijing ciò è espresso in questi termini: “Yin e Yang sono il Dao di cielo e
terra, il modello spaziale e temporale di tutte le creature, padre e madre di
ogni mutamento e trasformazione, la radice e l’origine di nascita e morte, il
deposito della luce dello spirito”. Secondo il Neijing è indispensabile che gli
individui preservino l’equilibrio fra Yin e Yang perché solo così è possibile
avere una vita normale [senza malattia]. Il Taiji 3 del Qigong in quiete punta
proprio a questo scopo: mantenere l’equilibrio dinamico di Yin e Yang che
regola la vita del corpo umano.



Movimento e quiete


Quiete e movimento sono i segni dello Yin e dello Yang: nel Suwen, cap. 7,
è scritto: “La quiete è ciò che si intende per Yin, il movimento è ciò che si
intende per Yang, “. La pratica del Qigong richiede principi e metodo, in altre
parole “Il movimento ha le sue leggi, la quiete i suoi requisiti”; “Questo è
ciò che si chiama lungavita: movimento e quiete secondo il Dao [legge]”



Qigong in quiete


Il Qigong in quiete richiede al praticante di mantenere il corpo nello
spazio senza una qualsiasi forma di movimento, ossia richiede di mantenere una
relativa immobilità fisica. Ma se si vede l’esercizio dal punto di vista del
Qi, allora c’è movimento: il Qi all’interno del corpo non è quiescente ma anzi si
muove più del solito ed il suo movimento si trasforma in modo ordinato, allo
scopo di equilibrare e fondere Yin e Yang, regolare ed armonizzare Qi e sangue,
sbloccare e mettere in comunicazione i meridiani, nutrire il Qi autentico,
mantenere il corpo forte e in salute e prolungare la vita. Nel Suwen, cap. 8, è
scritto: “Il cuore [la mente] è il sovrano di tutti gli organi, (…) se si
pacifica in basso la luce del sovrano e in tal modo si nutre il principio
vitale, allora si vivrà molto a lungo”. Questa frase sottolinea l’importanza
cruciale che hanno, nell’esercizio del Qigong, l’aspetto psicologico e
spirituale.


 


 


• Qi


Indica una sostanza estremamente sottile. L’uomo è nel Qi, il Qi è
nell’uomo. Se il Qi si accumula si nasce, se si disperde si muore. Esistono
molti tipi di Qi. Nel Neijing si parla dei sei Qi atmosferici: vento, caldo,
fuoco, secchezza, umidità, freddo. Si parla anche di Qi soggettivo – o Qi
terrestre – e di Qi oggettivo – Qi celeste-. Ci sono anche il Qi Yin, il Qi
Yang, il Qi quintessenziale (Jing Qi), il Qi patogeno (Bing Qi), il Qi ‘retto’
[difese immunitarie] (Zheng Qi), il Qi ‘deviato’ [patologico] (Xie Qi) ecc.
ecc. In breve, tutte le creature dell’universo hanno Qi e tutte sono immerse
nel Qi; però molti Qi che hanno un sapore, che hanno un colore, non riescono ad
essere né visti né odorati dai sensi del corpo.


Spiegazione
di alcuni principi del Qigong


Se si desidera praticare Qigong è bene prima avere chiari alcuni principi
essenziali, poi si studia la tecnica dell’esercizio e poi si debbono ben
comprendere i rapporti fra principi teorici e tecnica pratica.  “Il
principio è il criterio della tecnica; la tecnica è la misura del principio; se
i principi non sono corretti, la tecnica non è giusta, se la tecnica non
funziona, i principi non sono chiari”. La tecnica deve essere al servizio dei
principi, deve uniformarsi ai principi.


Innanzitutto è necessario entrare nell’ottica dell’importanza della vita e
della preziosità dell’essere umano. Nel Suwen, cap. 25, è scritto: “Fra ciò che
il cielo copre e la terra sostiene, fra tutte le possibili creature, non ve n’è
una più preziosa dell’uomo”; quindi si sostiene che fra tutte le cose, l’uomo
ha il maggior valore. Solo se si ha grande considerazione per la vita umana si
può dare valore alle pratiche di lungavita, dedicarsi alla ricerca delle leggi
che servono ad impadronirsi di una buona salute e della longevità e prevenire
le malattie. A che scopo illustrare le tecniche di lungavita a quelli che
prendono la vita alla leggera e spesso hanno comportamenti ed atteggiamenti che
feriscono il principio vitale o che addirittura – nei casi peggiori – portano
al suicidio?


 Dao
e De


Dao è la legge della natura. De è la conoscenza e l’esperienza del Dao. In
senso traslato si può anche dire che De è virtù. “Coloro che conoscono Dao non
vengono uccisi dal cielo, coloro che conoscono De non sono danneggiati dalla
terra; se Dao e De si compenetrano, il corpo non deperisce e non invecchia”.


Se si comprende la legge che regola la vita e la morte, si possono evitare
gli atti che danneggiano la vita. Se il cuore è virtuoso e si fa del bene, si
eleva lo spirito, l’animo sarà allegro e sereno e ciò sarà di enorme vantaggio
per una lunga vita in salute. Quando Confucio disse “la virtù fa vivere a
lungo” intendeva questo.


“La mia vita non è nelle mani del cielo ma nelle mie mani, tutto sta nel
modo di agire”. Un altro detto attribuito a Confucio recita: “Ci sono tre cose
che portano alla morte: se il luogo dove si dorme non è giusto, se si mangia in
maniera irregolare, se si eccede nel lavoro e nella fatica; le malattie che ne
derivano sono mortali”. E’ proprio quel che si dice: “non è nelle mani del
destino (non è il cielo che lo vuole) ma ce lo si attira da soli (siamo noi a
determinarlo). Soltanto se si entra in quest’ottica, di afferrare il proprio
destino e la propria vita, si potrà perseguire con entusiasmo l’arte di
longevità, indagare ed impadronirsi della scienza e del metodo di nutrimento
del principio vitale, ottenendo così una vita lunga e in piena salute.


 


 


 


 



Concetto dell’influenza del ‘cielo’ sull’uomo


Nello Huangdi Neijing Lingshu, cap. 79, è scritto: “L’uomo forma una triade
con il cielo e la terra e viene influenzato da sole e luna” L’ambiente ha un’influenza
reale sulla salute dell’uomo, bisogna praticare Qigong in un ambiente
tranquillo e pulito.



Concetto di unità fra forma corporea e spirito


“Spirito e forma si sostengono reciprocamente, tutte le loro trasformazioni
partono dal cuore [mente]” (Neijing) In questa breve frase è contenuta
un’affermazione teorica dalle vastissime implicazioni. Nel primo capitolo è
scritto: “Se la forma corporea non viene consumata lo spirito non si disperde e
si può arrivare a cent’anni”; nel cap. 13 si legge: “Chi ottiene lo spirito
prospera, chi perde lo spirito scompare” a ribadire cosa accade in caso
contrario.



Preservare la morbidezza


Nel Daodejing è scritto: “L’uomo quando nasce è tenero e soffice, quando
muore duro e rigido…la durezza e la rigidità sono il cammino della morte, la
tenerezza e cedevolezza quello della vita”. Chi pratica Qigong deve permanere
in un atteggiamento mentale di morbidezza e cedevolezza, nella “tenera
cedevolezza” c’è grande abbondanza di forza vitale, mentre la “forte rigidità”
è l’anticamera della vecchiaia e della morte. “Le cose robuste invecchiano”
“Ruotando il Qi si perviene alla morbidezza”; queste due frasi indicano il
raggiungimento di uno stato di grande sofficità fisica, come quella di un
neonato, che è pieno di forza vitale; in questo modo si potrà vivere a lungo e
in salute.


• Amare
profondamente i tre tesori


Jing [essenza] Qi e Shen [spirito] sono i tre tesori del corpo umano. Jing
è la sostanza quintessenziale che sostiene l’attività vitale dell’organismo.
Nel Neijing, cap. 1, si sottolinea più volte l’importanza del rapporto fra Jing
/ Qi e salute / longevità e si ammonisce: “Se il desiderio porta a disperdere
la propria essenza e a depauperare l’autentico [Qi], se non si sa come
preservare la pienezza [della propria energia]…a cinquant’anni si è già
decaduti”. Bisogna invece arrivare a “Far scorrere senza ostacoli il Qi e [il
sangue nei] vasi; avere sovrabbondanza di Qi renale; in questo modo si evita la
vecchiaia, si completa la forma corporea, si mantiene anche in età avanzata un
corpo forte e in grado di generare”.


Anche il Qi è una sostanza sottile e quintessenziale; è la base
fondamentale della vitalità psico-fisica, l’origine della vita e della natura
individuale, il sovrano della luce dello spirito [intelletto], la madre di
tutte le creature. Gli uomini nascono e vivono nel Qi, al Qi si deve la loro
nascita, crescita, 6 deperimento e morte. Chi spreca il proprio Qi muore
prematuramente, chi lo usa bene vive a lungo. Chi pratica le arti di lungavita
deve dare la massima importanza al nutrimento del Qi, non bisogna ‘emettere Qi’
a casaccio o disperdere il Qi.


Shen rappresenta la condizione psichica dell’attività vitale ed anche la
nostra attività mentale. “Shen è figlio di Qi, Qi è madre di Shen” d’altro
canto anche lo Shen influenza il Qi; se lo spirito è irrequieto (come un
cavallo) il Qi si disperde, se ci si lascia travolgere dalle emozioni, il Qi
diventa caotico. In che modo nutrire e preservare Jing, Qi e Shen? “Gli occhi
non vedono e lo spirito si condensa, le orecchie non odono e si protegge
l’essenza, la bocca non parla e si nutre il Qi”. Se si tengono ben chiusi i tre
passaggi di occhi, orecchie e bocca allora si protegge l’essenza, si nutre il
Qi e si preserva lo Shen. Questo è ciò che deriva dall’accumulo delle preziose
esperienze degli antichi che ci indicano come la migliore pratica da realizzare
sia quella del Qigong in quiete.


• La
norma di flusso e controflusso


“Se si segue il flusso nasce l’uomo, se si risale il flusso si diventa
immortali; solo in questo sta il rovesciare al vertice” Questa frase indica che
bisogna ribaltare il normale processo vitale di “emissione all’esterno”
trasformandolo in un “risalire il flusso all’interno”; il che include
l’esercizio del “ritorno dell’essenza per nutrire il cervello” cioè utilizzare
ciò che viene normalmente disperso all’esterno per un nutrimento interno,
raggiungendo così lo scopo di allungare la vita.



Sapere quando (quanto) basta


In un certo senso, sapere quando qualcosa è sufficiente, rallenta il corso
del normale processo di esistenza, mentre non accontentarsi mai lo velocizza.
Nel Daodejing è scritto: “Non c’è rovina più grande che non riconoscere il
bastevole, non c’è luogo più vasto della concupiscenza; coloro che conoscono la
sufficienza non mancano mai di nulla” “Se si sa quando basta non si cade in
disgrazia, se si sa quando fermarsi si evita il pericolo, così si può durare a
lungo”. Se si conosce quando e quanto basta, si è sempre felici, si conquista
pace e serenità, si stabilizza il proprio cuore; tutto ciò è estremamente
vantaggioso per la pratica del Qigong e per la salute.



Seguire la natura


“La norma del Dao è la spontaneità” ; si richiede che l’essere umano
diventi una sola cosa con il mondo naturale. L’equilibrio di Yin e Yang nella
natura è il requisito fondamentale della nascita e del preservarsi in 7 vita di
tutte le creature del mondo. Se si perde questo equilibrio nasce la malattia e
si può arrivare a perdere la propria stessa esistenza. “Guardare troppo a lungo
danneggia il sangue, stare distesi troppo a lungo danneggia il Qi, stare seduti
troppo a lungo danneggia la carne, stare in piedi troppo a lungo danneggia le
ossa, muoversi tropo a lungo danneggia i tendini”: qualsiasi eccesso
contribuisce a far perdere l’equilibrio. Nell’esercizio del Qigong bisogna
sempre ricercare il centro, mantenere mente e corpo in armonia, riportare
l’organismo da una condizione sbilanciata ad un nuovo equilibrio.


Qigong di base


Per il Qigong di base è indispensabile la guida di un maestro.


Le sezioni del Qigong di base sono: attenzione sul Dantian, attenzione sul
Mingmen, attenzione sullo Huiyin; queste tre tecniche hanno, dal punto di vista
dell’attuazione e dell’utilizzo, dei punti in comune che sono:


• Fase
di preparazione


Prima dell’esercizio di Qigong è bene liberare vescica e intestino e
riposare in relax dai tre ai dieci minuti, senza pensare a nessun problema; in
questo modo è possibile tranquillizzare il cervello. Prima di accingersi
all’esercizio è bene slacciare la cintura dei pantaloni, al fine di facilitare
il movimento spontaneo del ventre, che segue la ‘respirazione’ del Dantian.



Posizione


Non si bada alla forma ma soprattutto alla naturalezza e comodità; il
Qigong si può fare in ogni modo, seduti, in piedi, proni o supini. Per aiutare
i lettori ad impadronirsi delle tecniche d’esercizio che abbiamo indicato,
vengono illustrate di seguito alcune fra le posizioni abituali generalmente
scelte per l’esercizio, per darne una visione d’insieme.


Posizioni
sedute


Sono fondamentalmente tre: quella libera, quella eretta e quella a gambe
incrociate (nelle sue varianti); la maggior parte dei praticanti preferisce
generalmente quella libera. °


Posizione
seduta libera:


si sta seduti comodi su una sedia, una panca o ai piedi del letto; le gambe
sono divaricate alla stessa altezza delle spalle, i due piedi ben poggiati per
terra, i palmi delle mani possono essere o appoggiati sulle cosce, oppure l’uno
sull’altro (il destro appoggiato sul dorso della mano sinistra o viceversa)
appoggiati davanti all’ombelico, come si preferisce. Oppure si stendono
leggermente le gambe in avanti con il piede sinistro poggiato sul destro o
viceversa. Bisogna essere naturali e rilassati. Se si è seduti sul letto, si
può anche tenere una gamba dritta e una  piegata con la pianta del piede
rivolta verso l’interno dell’altra coscia. Non esistono requisiti particolari
per la posizione della testa e della parte superiore del corpo, l’accento è
sempre sulla naturalezza e sull’agio.


Posizione
eretta


Si sta seduti su una sedia, con la schiena ben dritta, le anche sulla
stessa linea delle ginocchia, i due piedi allo stesso livello appoggiati per
terra.


 Posizioni
a gambe incrociate


Sono fondamentalmente due: quella con entrambe e ginocchia piegate
(posizione del loto) e quella libera.


Posizione
del loto
:


seduti sul letto con le ginocchia piegate, si porta innanzitutto il piede
destro sulla coscia sinistra e successivamente il piede sinistro sulla coscia
destra, mantenendo le rotule su un’unica linea; le due mani sono poggiate sulla
parte anteriore delle ginocchia; testa, collo e parte superiore del corpo sono
eretti naturalmente in maniera confortevole. Questa posizione risulta piuttosto
costrittiva per il corpo e per la mente, quindi sono in pochi a sceglierla.


Posizione
libera
:


Seduti sul letto, la gamba sinistra è piegata con il piede appoggiato su
quella destra che resta distesa in avanti (è anche possibile mantenere distesa
la sinistra e piegare la destra ); le due mani sono liberamente poggiate sulle
rotule oppure raccolte insieme davanti all’ombelico. Non è comunque necessario
adottare le posizioni che sono state illustrate, ci si può sedere nel modo più
abituale.


Principi
fondamentali del controllo della posizione


Il principio base delle posizioni sedute in quiete è quello della comodità
e della naturalezza, per questo prima di iniziare l’esercizio è bene accertarsi
che i vestiti siano comodi e che non ci siano cinture strette. La bocca è
lievemente serrata, l’arcata inferiore leggermente retratta, la lingua
appoggiata sul palato nel punto Tianchi [al centro della cavità del palato
leggermente spostato in avanti], la testa eretta, la schiena dritta, rilassati
ma non ‘sbragati’, dritti ma non rigidi. Le spalle ‘sprofondano’, i gomiti
verso il basso, le ascelle ‘vuote’. Il pollice ed il medio della mano sinistra
sono uniti ad anello, il pollice della mano destra, infilato nell’anello,
poggia sulla base dell’anulare della sinistra, le altre dita della destra
sovrapposte al dorso della sinistra nel mudra del Taiji; per le donne si
inverte la sinistra con la destra. Le mani sono appoggiate al ventre, lo
sguardo, dapprima spinto in lontananza, viene riportato all’interno; gli occhi
socchiusi o appena aperti. Il corpo non deve essere appoggiato da nessuna
parte.


La
respirazione


Nel Qigong, in genere, quando si parla di esercizi si parla innanzitutto di
respirazione: respirazione naturale, respirazione latente, armonizzazione del
respiro, respirazione controllata, respirazione cefalica (testa gola),
respirazione interna, respirazione fisiologica, tecniche del “prendere ed
espellere” (Tu Na) ecc. ecc. Tutti questi metodi, che in genere si basano su
una respirazione naso-bocca con determinati requisiti, riguardano una
respirazione volontaria e artificiale che noi definiamo come “respirazione cielo
posteriore”. Un esercizio costante della medesima può anche permettere di
ottenere effetti terapeutici. La ‘respirazione’ richiesta da questo tipo di
Qigong è diversa da quella [volontaria] normalmente usata nelle tecniche
Qigong; si tratta di una “respirazione cielo anteriore”. Non stiamo perciò
parlando di una tecnica artificiale di controllo e regolazione della
respirazione toracica o addominale; ma piuttosto di una ‘respirazione’ che si
effettua in uno stato di quiete profonda, con la bocca delicatamente chiusa, la
punta della lingua naturalmente piana, la respirazione dal naso ‘chiusa’ con
l’immaginazione e i loci respiratori nei meati (Qiao) su cui ci si concentra.
La caratteristica essenziale di questo tipo di ‘respirazione’ “cielo anteriore”
è la ‘respirazione’ dei meati. Ciò che si intende per “chiusa con
l’immaginazione” non riguarda un effettivo blocco volontario del respiro, ma
piuttosto l’oblio dell’attività respiratoria; non bisogna assolutamente pensare
alla respirazione; solo così si perviene ad un respiro veramente spontaneo e si
prevengono tutti i disturbi che possono derivare da una respirazione
innaturale.


Tecniche
in quiete



Concentrazione sul Dantian


Si porta l’attenzione –come nei casi precedenti- al Dantian, a questo punto
però il metodo della ‘respirazione’ interna, unita allo sguardo interiore
dell’immaginazione (prima inspirando e poi espirando), non si utilizza come al
solito, bensì ci si mantiene centrati sul Dantian e si usa l’immaginazione
della vista interiore per una ‘respirazione’ alto-basso (ossia un movimento in
alto e in basso senza che l’ombelico si muova e senza pensare alla respirazione
da bocca e naso). Il movimento ascendente non deve oltrepassare il cuore,
quello discendente i reni (ossia l’osso pelvico che corrisponde al punto Qugu).
Esiste anche un’altra tecnica: quando l’immaginazione è arrivata al Dantian,
con la vista interiore e il movimento di ‘espirazione’ si porta il Qi dal
Dantian centrale al punto 10 Huiyin; con l’’inspirazione’ lo si riporta dallo
Huiyin al Dantian centrale. Con questa ‘respirazione’ itinerante si riesce a
stare seduti a lungo e perseverare nella pratica.



Concentrazione sul Mingmen


Una volta che l’attenzione è arrivata al Mingmen, lo si mantiene come
fulcro della concentrazione, operando dei movimenti [di Qi] in alto e in basso
(accompagnati dalla ‘respirazione’). L’ampiezza di questi movimenti in alto e
in basso non deve superare un totale di tre pollici.



Concentrazione sul Huiyin


Si tratta semplicemente di mantenere l’attenzione in quiete sul punto,
causando movimenti spontanei di contrazione e rilassamento di questo meato.
Quando si pratica questo tipo di Qigong, è necessario seguire questo ordine nei
tre esercizi: Prima il Dantian, poi il Mingmen, poi lo Huiyin. Per quanto
concerne la concentrazione sul Dantian superiore (meato ancestrale), poiché non
è molto semplice padroneggiare i tempi del ‘riscaldamento’, è facile che si
possano verificare problemi di salute. Quindi ad eccezione della tecnica di
trasformazione del Jing in Qi all’interno dell’esercizio di lungavita (in cui è
prevista una breve concentrazione su questo punto) in genere si evita di
adottare tecniche centrate sul Dantian Superiore. Se dovessero verificarsi
fenomeni come sensazioni di torsione o rigonfiamento del Qiao ancestrale oppure
movimenti involontari del medesimo, sarà utile riportare l’attenzione alla zona
del Dantian centrale.


Metodo
di conclusione dell’esercizio


Ogni volta, dopo essersi esercitati per un tempo determinato, si avverte il
desiderio di fermarsi e riposare; dirigendo la luce dello sguardo interiore con
l’immaginazione cosciente si compiono degli “avvolgimenti” concentrandosi sul
Qiao: prima dall’interno verso l’esterno con rotazione a spirale levogira
(ossia il movimento inizia da sinistra verso l’alto e ritorna sul lato
sinistro) 36 volte, quindi nello stesso modo si ‘gira’ dall’esterno verso
l’interno con rotazione destrogira per 24 volte. Questi sono i numeri che si
utilizzano per la rotazione della “grande rivoluzione celeste”. Le donne debbono
utilizzare un sistema diverso dagli uomini: prima da destra verso sinistra,
dall’interno verso l’esterno 36 volte, successivamente da sinistra verso
destra, dall’esterno verso l’interno 24 volte. Infine il pensiero ed il Qi
rimangono entrambi concentrati al centro 11 del Qiao [Dantian]; si immagina di
risucchiare il pensiero fino al punto Mingmen; quando il Qi è arrivato al
Mingmen (dove arriva il pensiero là arriva il Qi) il ventre naturalmente si
ritrae verso l’interno; successivamente si riporta l’attenzione in avanti nel
basso addome; il ventre, spontaneamente, si rilassa e lo Yuanqi [Qi
primordiale] confluisce nel punto Qihai e nel punto Guanyuan, contraendone
leggermente la superficie verso l’interno. Qui termina il metodo di chiusura.
Con una pratica assidua del Qigong, arrivati ad un certo livello, si possono
verificare spontaneamente dei movimenti di fine dell’esercizio come rotazioni
verso destra e verso sinistra. Questo metodo di conclusione permette di
conservare lo Yuanqi che si è ottenuto durante l’esercizio ed ha inoltre un
effetto di sblocco delle stasi e dei ristagni e di rimozione degli ostacoli
[alla circolazione del Qi]. Questo metodo di chiusura utilizza i movimenti
iniziali della “grande rivoluzione celeste est-ovest” [Mao Xi Da Zhou Tian]
approfondendoli ulteriormente.



Strofinarsi mani e viso


Si tratta dell’ultima azione dell’esercizio: una volta terminati tutti gli
“avvolgimenti” si comincia dallo strofinarsi le mani; il movimento è lo stesso
che si opera lavandosele, ossia coinvolge tanto i palmi che i dorsi.
Successivamente ci si strofina il viso.


Nota
importante:


Nel corso della pratica del Qigong, bisogna assolutamente fondarsi sul
principio di quiete, rilassatezza e naturalezza. Anche quando si arriva a
praticare delle tecniche precise, non bisogna mai eccedere nella cautela
attenendosi rigidamente alla tecnica, bisogna adattarla alle proprie esigenze.
Dobbiamo avere sempre molto chiaro che la tecnica è al servizio del principio;
quello che stiamo esercitando ora è “possedere per arrivare alla tecnica”;
bisogna avere come strumento alcuni metodi che ci aiutino ad entrare nella
“condizione Qigong”; in seguito, quando si perverrà ad un più alto livello di
“Qigong in quiete del non-agire” (Wu Wei Jing Gong), la tecnica perderà di importanza;
è quel che è espresso nel detto: “per attraversare il fiume serve la barca,
giunti sull’altra riva non serve più”.


Come
arrivare ad una quiete rilassata e naturale?


La quiete rilassata e naturale è la base fondamentale della pratica del
Qigong in quiete. Per i principianti bisogna cominciare dalla posizione seduta
eretta fino a quando non si raggiungono “Quiete, rilassamento e naturalezza”,
solo in seguito si può progredire sino al “quieto ambiente del non-agire”. 12
Rilassamento: è una condizione di assenza di tensione. Uno degli standard che
denotano uno stato di pieno rilassamento è l’apertura di tutti i pori della
pelle; quindi bisogna arrivare a questo per ritenere di aver raggiunto il
corretto rilassamento. Il rilassarsi consiste nell’allontanamento delle
condizioni (interne) di tensione; per la pratica del Qigong in quiete è
indispensabile liberarsi da ciò che provoca tensione; bisogna sbarazzarsi di
tutto lo stress accumulato nello studio, nel lavoro, nell’attività quotidiana o
a causa della condizione di malattia; solo così la pratica Taiji del Qigong in
quiete riuscirà ad ottenere vantaggiosissimi risultati.


Perché
si pone l’accento sul rilassamento?


La condizione di tensione interna può generare delle difficoltà di
circolazione di sangue e Qi all’interno del corpo, sino ad arrivare a dei veri
e propri blocchi di Qi e ristagni di sangue che degenerano in malattia. La
ricerca scientifica ha provato che quando il livello di tensione muscolare
supera il 60-80% la circolazione sanguigna viene completamente interrotta;
viceversa quando i muscoli sono completamente rilassati, l’apporto sanguigno
alle fasce muscolari risulta incrementato di 15-16 volte. Ecco qual è il
segreto del Qigong in quiete. Nel Suwen, cap. 39, è scritto: “con la rabbia il
Qi ascende, con la gioia si lega”, a specificare il ruolo che giocano le
emozioni nella condizione di tensione psicologica; esistono legami strettissimi
fra l’assetto emotivo e la circolazione di Qi e sangue. Lo scopo del
rilassamento è quello di migliorare la condizione del sistema nervoso ed
incrementare la circolazione di Qi e sangue.


Come
riuscire a rilassarsi?


1. Prima di tutto
bisogna tranquillizzarsi, stabilizzare il proprio assetto emotivo e al tempo
stesso togliersi dalla testa, uno dopo l’altro, i problemi di lavoro o di
studio.


2. Slacciare la
cintura, svuotare vescica e intestino liberandosi di tutte le sgradevoli
sensazioni di urgenza a questo riguardo.


3. Rilassare tanto la
mente quanto i muscoli, avvertire il capo leggero e rilassato. Prima di sedersi
massaggiare un po’ le zone che eventualmente danno qualche fastidio o risultano
dolenti, muovere le articolazioni dei quattro arti e stirare i tendini.


4. Cercare la posizione
che risulta più comoda e che si possa mantenere per lungo tempo; ossia la posizione
che dà meno tensioni e nella quale si riesca ad ottenere il massimo
rilassamento.


5. Durante l’esercizio
non bisogna esagerare con l’utilizzo dell’intenzione cosciente, non bisogna
ricercare a tutti i costi il risultato. Altrimenti si entra necessariamente in
una condizione di tensione. Quindi è molto importante nella fase in cui si
concentra l’attenzione farlo secondo il “concentrarsi e non concentrarsi” “ora
c’è ora si dimentica” “non trascurare e non aiutare” ossia secondo il principio
base del “seguire la natura”.


Si può utilizzare intenzionalmente l’immaginazione per rilassare le zone
contratte, ma non bisogna eccedere nella concentrazione. Ci sono due aspetti:
da una parte si sottolinea l’importanza di un rilassamento completo dall’altra
si ricerca un rilassamento relativo, non bisogna forzare; ad un rilassamento
ottimale si può arrivare solo con un certo periodo di pratica.


Quiete


Per quanto riguarda la quiete, non si tratta di quiete assoluta, si tratta
di una condizione di relativa stabilità ad un certo stadio del movimento
materiale. Entrare in uno stato di quiete durante l’esercizio è un fenomeno che
dimostra l’essere pervenuti ad uno stato di grande pace in cui sono interrotti
i rapporti con il mondo circostante; uno stato sereno, rilassato, confortevole.
I sintomi che corrispondono ad uno stato iniziale di rilassamento sono :
sensazione di agio e leggerezza, respirazione leggera, assenza di pensieri
negativi, oppure capacità di liberarsi subito da pensieri negativi appena
compaiono. Riuscire a pervenire anche solo una o due volte durante l’esercizio
ad uno stato di totale assenza di pensieri porta ad una condizione di benessere
davvero speciale. Un rilassamento avanzato prevede di ‘guardare senza vedere’,
‘sentire senza ascoltare’, di ottenere una respirazione ininterrotta con la
comparsa a volte di sensazioni piacevoli di lucentezza o di leggeri formicolii.
Ad uno stadio ulteriore si perviene ad una condizione di perfetto vuoto e
perfetta quiete, dove si avverte il movimento del Qi; questo è ciò che si
intende per “all’apice della quiete è il movimento”.


Perché
si pone l’accento sulla quiete?


Quando l’attività fisica ha raggiunto uno stato di relativa immobilità,
essa cambia quantitativamente ma non qualitativamente; per questo appare sempre
all’esterno come una condizione di quiete immobile. Da questo punto di vista si
può sostenere che la quiete allunghi il lasso vitale rallentandolo, mentre al
contrario lo stress lo accorcia con la concitazione e la fretta. Ci sono
persone talmente impegnate che dimenticano di mangiare e lavorano giorno e
notte. Senza dubbio stanno 14 accorciando il loro tempo di vita con questo
ritmo forsennato; accelerano la combustione del ‘fuoco’ vitale. Nell’esercizio
del Qigong in quiete, si alimenta il fuoco vitale per farlo bruciare più
lentamente possibile per arrivare ad allungare il nostro tempo di esistenza.
Laozi diceva: “Un giorno di quiete riporta alla vita”. Noi diciamo che la
quiete può portare un individuo a “invertire la rotta” e questo è nei fatti un
appello a perdurare rivolto al tempo, alla giovinezza, alla vita.


Come
entrare in uno stato di quiete


1. Bisogna approntare
per bene ogni cosa prima di iniziare l’esercizio, solo così si riesce a
praticare tranquilli. Se il cuore non è in pace, il Qi non si armonizza e
quindi diventa difficile entrare in uno stato di quiete.


2. Bisogna avere
pensieri positivi per entrare in una piacevole condizione d’animo. Lo spirito
deve essere allegro, felice, ottimista. Così diventa facile entrare nello stato
di quiete. Per questo si dice “il pensiero positivo è il primo passo per
entrare in uno stato di quiete” oppure “il cuore tranquillo, lo spirito gaio, senza
cercare la quiete essa arriva da sé”.


3. Esercitarsi in un
ambiente possibilmente silenzioso ma si può anche esercitarsi nell’abilità di
“trovare la quiete nel rumore”


4. La posizione deve
essere comoda e naturale, con il corpo rilassato; così diventa facile entrare
nello stato di quiete.


5. La respirazione deve
essere morbida e sottile, così diventa facile entrare nello stato di quiete.


6. Per chi soffre di
qualche problema fisico è bene fare precedentemente massaggi o altre terapie e
trovare la posizione che più si adatta alla propria condizione.


7. Si può utilizzare il
metodo del conteggio del respiro per allontanare i pensieri che disturbano; una
espirazione e un’inspirazione valgono uno, si conta fino a dieci, da dieci fino
a cento…quando non si affacciano più alla mente pensieri negativi si può
sospendere il conteggio e mantenersi naturali.


Oltre a tutto ciò, bisogna ancora prestare attenzione ad altre due
questioni: anche per pervenire ad una buona condizione di quiete è necessario
un certo periodo di esercizio, non bisogna ricercarla a tutti i costi,
altrimenti non la si troverà mai perché già il ‘cercare’ è una condizione di
disturbo della mente; è un pensiero che può determinare uno stato di
eccitazione interrompendo la continuità dello stato di quiete raggiunto in
precedenza.  La seconda questione riguarda la necessità di non generare
“cattivi pensieri” durante l’esercizio di Qigong; tipo evocare fatti che ci
hanno fatto arrabbiare o che hanno provocato emozioni negative, altrimenti
cuore e spirito non potranno stabilizzarsi. Se si dovessero verificare
condizioni di questo tipo è meglio interrompere l’esercizio.


Riguardo
al “seguire la natura”


Il metodo tradizionale del Qigong in quiete pone un grande accento sulla
necessità di essere spontanei e naturali: “La norma del Dao è la spontaneità”.
All’inizio della pratica ci vogliono dei metodi precisi, ma quando si opera
bisogna assolutamente conformarsi alla naturalezza; solo se c’è naturalezza ci
può essere una sensazione di benessere e solo così si possono ottenere
risultati evitando effetti collaterali. Arrivati ad un alto livello di pratica
in quiete appaiono solo fenomeni spontanei; tutto è molto naturale, bello,
gradevole; non c’è metodo, si torna alla naturalezza. Se durante l’esercizio in
quiete dovessero verificarsi movimenti di Qi o improvvisi scossoni, non bisogna
alimentarli volontariamente, bisogna lasciare che essi siano del tutto
naturali, il movimento potrebbe ad un certo punto fermarsi, allora si può
procedere alle tecniche di chiusura dell’esercizio. Se si verificano movimenti
esterni di una certa ampiezza, si può pensare al punto Yongquan al centro della
pianta dei piedi, si può schiacciare con il pollice e l’indice della mano
destra la base dell’anulare della sinistra (per le donne il contrario) e
compiere alcune respirazioni profonde, così si potrà gradualmente calmare il
movimento; aggiungendo qualche tecnica di chiusura si potrà riconquistare
ancora di più uno stato di quiete.


Attualmente il Qigong cinese si presenta in svariate forme e scuole, con
mille forme e cento condizioni, confondendo e disorientando chi vi si avvicina
e portandolo a non sapere su che percorso incamminarsi. Noi vorremmo pregare
tutti di tenere a cuore l’insegnamento degli antichi saggi: “Il grande Dao è
estremamente semplice è estremamente facile”. Ciò significa che tutti i grandi
metodi del Qigong centrati sull’adesione alle leggi naturali e alla spontaneità
sono i più facili ed i più semplici mentre i metodi che confondono con
multiformi misteri spesso servono solo a gettare fumo negli occhi. Il metodo
del Taiji Qigong che è stato trasmesso, comprese le tecniche di Qigong in
quiete e i suoi principi fondamentali, non è un metodo che richieda dieci o
quindici giorni per essere appreso; bastano cento minuti d’orologio e lo si può
insegnare fino in fondo; davvero si può dire che sia semplice e facile. Ma la
vera radice della 16 questione non è nella tecnica ma nel [costante] esercizio.
Chiunque, avendo chiari i principi esposti, si eserciti con impegno e costanza,
può essere sicuro di ottenere lungavita e salute.


 


 


 


BENEFICI DEL QI GONG


Il Qigong è praticato, con nomi diversi, in Cina da migliaia
di anni, allo scopo di prevenire e curare le malattie, per migliorare e rendere
la vita quotidiana più piena e soddisfacente, per migliorare le performance
fisiche e psichiche negli ambiti lavorativi e marziali.


 


Il Qigong è profondamente diverso dalle altre arti della
salute, della cultura fisica, e dagli sports. Nel Qigong l’attenzione è posta
all’interno del corpo e all’ambiente esterno, e non vi è alcuno spirito
competitivo. Il Qigong migliora la coordinazione e scioltezza, affina la
coscienza, regola la respirazione, coltiva la “virtù” (“de”). Queste azioni
sono promosse dalla mente che, come si dice nel Qigong, “muove l’energia che a
sua volta muove il corpo”, il tutto con accento sullo stato di rilassamento. Il
Qigong può ridurre il consumo di energia corporea e regola le attività
fisiologiche.


 


 


Il concetto di “energia”, “qi” in cinese, è uno dei più
importanti tra quelli fondamentali legati alle pratiche della salute. Qi si può
tradurre con “energia”, “energia vitale”, “forza vitale”, “energia
elettromagnetica universale e individuale”. Nel pensiero cinese si crede che il
Qi permei l’universo e che tutte le cose dell’universo siano diverse
manifestazioni del Qi. Il Qi dell’universo è chiamato nel Zhineng Qigong
“hunyuanqi”.


 


 Benefici


 


Rinforzo della salute, longevità, prevenzione e cura delle
malattie.


 


Molti praticanti Occidentali, oltre che molti medici di MTC,
guardano al Qigong come ad un set di esercizi che possono recare benefici alla
salute attraverso la riduzione dello stress.


 


Fin dall’inizio degli anni ’80 in Cina molti scienziati
intrapresero studi per accertare i benefici medici del Qigong. Da allora,
ricerche su centinaio di applicazioni mediche sono riportate nella letteratura
scientifica in Cina.


 


La maggior parte dei lavori di ricerca originali sono in
Cinese, ma è possibile un accesso in Cinese per molti di essi attraverso la
bibliografia e gli atti di conferenze internazionali sul Qigong.


 


Dal 1896 ben dieci conferenze internazionali hanno
pubblicato un totale di 840 abstracts dei lavori, e più della metà in Inglese.


 


Studi clinici sugli effetti del Qigong su pazienti ipertesi


 


Molti gruppi di ricerca in Cina hanno investigato sugli
effetti del Qigong sull’ipertensione arteriosa. La ricerca di Wang, Xu e coll.
dell’Istituto sull’Ipertensione di Shanghai è servito come lavoro pilota per
molti effetti che il Qigong può avere su organi e funzioni organiche. In questi
studi i pazienti praticavano lo “Yan Jing Yì Shen Gong” per 30’ due volte al
giorno. Questo Qigong è noto per la sua speciale azione terapeutica e
anti-invecchiamento. La pratica consiste in una combinazione di meditazione da
seduti e leggeri movimenti fisici che portano a calmare la mente, rilassare il
corpo e regolare il respiro.


 


Nel 1991 il gruppo di Shanghai ha riportato uno studio
controllato durato 20 anni sugli effetti anti-invecchiamento del Qigong su 204
pazienti ipertesi. Successivamente hanno condotto un follow-up a 30 anni su 242
pazienti ipertesi, e più recentemente uno studio di 18-22 anni su 536 pazienti.
I pazienti furono assegnati in modo casuale a due gruppi. Il trattamento
farmacologico ipotensivo fu condotto nello stesso ospedale e era
standardizzato. Nessuno dei pazienti fumava.


 


a. Pressione sanguigna


 


Nel secondo lavoro su 242 pazienti la pressione arteriosa fu
monitorata in 122 pazienti nel gruppo Qigong e in 120 nel gruppo controllo. Nei
primi due mesi la pressione arteriosa, in risposta al trattamento ipotensivo
farmacologico, scese in entrambi i gruppi. Successivamente, e per un periodo di
20 anni, il risultato rimase stabile nel gruppo Qigong, mentre ebbe un aumento
nel gruppo di controllo.


 


b. Mortalità ed eventi di ictus


 


L’incidenza di mortalità e ictus nello studio di 30 anni
sono mostrati nella Fig. 10. I risultati mostrano che la pratica del Qigong
abbassa del 50% l’incidenza totale di mortalità, delal mortalità causata da
ictus, e degli eventi di ictus. Alla fine dei 30 anni, erano sopravvissuti 86
pazienti nel gruppo Qigong e 68 nel gruppo di controllo. Questi risultati
dimostrano con chiarezza che il Qigong ha un potenziale significativo di
prevenzione dell’ictus e di estensione della vita.


 


Azione sul meccanismo dell’invecchiamento e conseguenti
cambiamenti sintomatologici


 


Per studiare il meccanismo per mezzo del quale il Qigong
migliora la salute, fu condotto uno studio controllato su 100 pazienti con
demenza presenile o senile. I pazienti furono divisi in due gruppi di 50
soggetti per gruppo con una età media di 63 anni e omogenei per età e sesso. Il
gruppo di Qigong praticò una combinazione di esercizi statici e dinamici. Il
gruppo di controllo praticò esercizi fisici come il camminare, la camminata
veloce, la corsa lenta. Secondo la MTC l’80% dei pazienti di ciascun gruppo
rientrava nella sindrome Deficit del Qi e del Jing. Furono usati come
indicatori diverso segni e sintomi come performance mentale, funzioni sessuali,
assetto lipidico ematico, funzioni endocrine.


 


Dopo sei mesi, 8 su 14 dei principali segni e sintomi nel
gruppo Qigong migliorarono di più dell’80%, mentre nel gruppo di controllo non
si superò il 45% di miglioramento. Questi risultati suggeriscono che il Qigong
può invertire il processo di deterioramento sintomatologico legato
all’invecchiamento, con risultati superiori agli esercizi del camminare e della
corsa.


 


Aumento dell’attività dell’enzima anti-invecchiamento SOD


 


La superossido dismutasi (SOD) è prodotta naturalmente dal
corpo, ma la sua attività declina con l’età. La SOD è un enzima
anti-invecchiamento perchè sembra possedere una attività anti-radicali liberi,
la cui produzione endogena è legata ai processi dell’invecchiamento. Uno studio
di Xu H. e coll. ebbe come scopo quello di verificare gli effetti del Qigong
nel trattamento dei disturbi di una popolazione di pensionati, e incluse la
determinazione plasmatica del SOD.


 


Per lo studio, 200 pensionati, 100 maschi e 100 femmine, con
un range di età di 52-76 anni, furono diviso in 2 gruppi: un gruppo Qigong e un
gruppo controllo, ciascuno composto da 50 maschi e 50 femmine. Il principale
metodo di QiGong fu l’Emei Nei Gong (un metodo della Scuola Emei di Qigong), e
fu praticato per un minimo di 30’ al giorno.


 


Il risultato dimostrò che il livello di SOD aumentò nel
gruppo Qigong, raggiungendo circa i 2700 µ/g Hb, mentre nel gruppo di controllo
non superò i 1700 µ/g Hb, con una differenza statisticamente significativa
(p<0.001). Questo studio dimostra che la pratica del Qigong può stimolare il
metabolismo, promuovere la circolazione nei meridiani e regolare la
circolazione di Qi e sangue, e di conseguenza prevenire e trattare i disturbi
dell’invecchiamento e promuovere la longevità.


 


Funzioni cardiovascolari


 


Molti studi rivelano i potenziali benefici del Qigong nel
miglioramento delle funzioni cardiovascolari sia in cardiopatici che negli
anziani. A sostegni di questa affermazione si riportano tre lavori scientifici
svoltisi in condizioni di altitudine estrema (soggiorno i Tibet).


 


Prima di soggiornare in Tibet, 66 giovani sani furono divisi
in due gruppi: un gruppo Qigong di 32 maschi che praticarono Qiyuan Qigong per
4 settimane, e un gruppo di controllo di 34 maschi che si esercitarono nella
danza. I due gruppi entrarono in Tibet senza un periodo di acclimatamento
graduale all’altitudine. Prima e dopo l’ingresso in Tibet furono misurati la
pressione arteriosa, le condizioni cardiache, il consumo di ossigeno, la
microcircolazione a livello della mucosa linguale, la temperatura al punto di
agopuntura PC8-Laogong (al centro del palmo della mano) alla mano sinistra. Il
gruppo Qigong ebbe valori migliori in tutti i parametri considerati
(p<0.01). La ricerca suggerisce che il Qigong può prevenire lo stress da
altitudine.


In un secondo studio sui cambiamenti ad alta quota, 120
giovani maschi furono divisi in tre gruppi. 40 soggetti furono assegnati al
gruppo Qigong e praticarono Qiyuán Qigong per 4 settimane prima di entrare in
Tibet; 40 soggetti furono assegnati al gruppo di controllo e si esercitarono nella
danza per 4 settimane prima dell’ingresso in Tibet; 40 soggetti vivevano già in
zone ad alta quota (gruppo residenti). I risultati mostrano che i valori di
controllo dei sintomi legati alla permanenza ad alta quota senza precedente
acclimatamento furono migliori nel gruppo Qigong rispetto a quelli del gruppo
di controllo (p<0.01 a 0.05). La ventilazione polmonare nel gruppo Qigong fu
significativamente migliore rispetto al gruppo di controllo (p<0.01 a 0.05),
e praticamente uguale a quello del gruppo residenti.


 


In un terzo studio, piloti d’aereo furono divisi casualmente
in due gruppi: un gruppo Qigong di 22 maschi che praticarono Qiyuan Qigong per
otto settimane, e un gruppo di controllo di 18 maschi che praticò diversi tipi
di esercizio fisico per otto settimane, prima del loro ingresso in Tibet. Fu
misurata la microcircolazione all’apice della lingua e al punto PC8-Laogong
della mano sinistra. Quando i soggetti raggiunsero in aereo l’alta quota,
furono misurabili anormalità circolatorie in entrambi i gruppi. Le variazioni
furono statisticamente inferiori nel gruppo Qigong rispetto al gruppo di
controllo (p<0.01), specialmente la temperatura a livello di PC8-LaoGong
(p<0.05).


 


 I risultati di questi
tre studi dimostrano che il Qigong potrebbe essere efficace nel migliorare le
condizioni cardiovascolari, e in misura maggiore che altri esercizi fisici.


 


Terapia combinata di Qigong e farmaci superiore al solo
trattamento farmacologico


 


Ci sono diverse evidenze in letteratura che la terapia
combinata di esercizi di Qigong e farmaci è superiore alla sola terapia
farmacologica. Il meccanismo di questa sinergia positiva d’azione non è
completamente nota.


 


dalla prefazione di “Zhineng Qigong. Manuale completo di
teoria e pratica di Qigong”, di Vito Marino e Ramon Testa. Ed Nuova Ipsa,


 


Ad oggi su Medline, la banca dati più consultata della
medicina ufficiale, la ricerca del termine “qigong” restituisce 372 risultati.
Recente è un lavoro sulla netta efficacia della pratica del qigong sulla
sindrome da stanchezza cronica e sulla depressione con alcune settimane di
pratica due due sessioni settimanali di qigong della durata di 75′ ciascuna più
45′ di spiegazione teorica del metodo e delle tecniche.


 


Fonti:


 


http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3747479/


 


http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=qigong


 


Vito Marino, Ramon Testa,
Zhineng Qigong. Manuale completo di teoria e pratica di Qigong, Nuova IPSA 2007
ISBN 887676352X










 


I SEI SUONI TERAPEUTICI


 


 


La serie dei suoni Terapeutici
appartiene alla corrente TU NA' del QI Gong e si basa sull'utilizzo del
respiro: ad un unico tipo di inspirazione fanno seguito sei espirazioni e sei
differenti suoni. Questi ultimi sono l'espressione della vibrazione di alcuni
fondamentali organi del corpo umano: il fegato, i polmoni, il rene, il cuore,
la milza.


Tutta la materia vibra costantemente
a diverse frequenze e di conseguenza anche gli organi e i centri nervosi del
corpo. Concentrarsi su un suono ed emetterlo, dirigendolo attraverso il
pensiero verso l'organo che si vuole trattare, aiuta a riequilibrare lo
scorrere dell'energia, a prevenire le malattie e a potenziare la propria
salute.

Anche se non ce ne rendiamo conto, nei muscoli, nei tessuti e negli organi
vengono immagazzinati lo stress e le memorie dei traumi emozionali vissuti, e a
lungo andare se queste parti del corpo non sono curate possono diventare
bloccate e ammalarsi: quando l'energia invece di fluire ristagna, insorge la
disarmonia che si manifesta attraverso disturbi fisici ed emotivi.

Se le giuste frequenze vengono dirette attraverso la voce a specifiche aree del
corpo e del cervello è possibile incoraggiare l'energia a scorrere liberamente
e far vibrare gli organi alle loro frequenze sane e originarie.


 


Il suono collegato al Fegato è XU (shu):


Libera il fegato dalle emozioni
negative che vi ristagnano, in special modo dall'ira, dalla repressione e dalla
frustrazione. Visualizza una luce verde
brillante dentro del fegato,
concentrati sulla gentilezza.


 


Il suono collegato al Cuore è KE:


Esprime serenità, desiderio di donare
e accogliere, contentezza. Trasmuta l'energia emotiva in amore, gioia e
felicità. Visualizza una luce rossa
brillante dentro del cuore.
Concentrati sul sentimento d'amore,
gioia e felicità. La luce rossa trasmuta qualsiasi emozione
di odio in una virtù.


 


Il suono collegato alla Milza è HOU (huuuu):


Libera dall'eccessiva preoccupazione.
Trasforma l'energia emotiva in equità e
giustizia.
Per emettere il suono occorre contrarre gli addominali
durante l'inspirazione e rilasciarli durante l'espirazione. Visualizzare una luce gialla brillante sull'interno
della milza e del pancreas.
Concentrati sulla apertura, l'equilibrio
e la equità
.


 


Il suono collegato al Polmone è SI (s dolce): 


Trasforma la paura in coraggio.
Produce una pulizia a livello dei bronchi e libera dalla tristezza. Metti la
lingua dentro i denti chiusi e ripeti “
ssssssssssss”
come il suono del vapore da un radiatore. Visualizza una luce bianca splendente sui tuoi polmoni. Concentrati sul coraggio


 


Il suono collegato al Rene è CHUI (ciuiii):


Trasforma l'energia emotiva in
dolcezza e generosità. Esprime la forza vitale che risiede nel rene e libera
dalla paura e dal panico. Per emetterlo correttamente bisogna aumentare la
pressione addominale contraendo i muscoli e visualizzare i reni che si gonfiano
e si riempono di energia. Visualizzare: una
luce blu
splendente sui tuoi reni,
concentrati sul sentimento della dolcezza
e la generosità.


 


Il suono collegato al Triplice
Focolare è XI (shiii)
:


Non ha riferimento fisico a un organo
ma  è il supervisore degli altri, la vibrazione è dolce, si estende in
tutto il corpo ed esprime il sorriso interiore. Equilibra tutte le energie, attivate dagli altri suoni e aiuta a
rilassare il corpo.


L'emissione dei suoni, se viene
eseguita con costanza, induce a uno stato di rilassamento e ha scopo preventivo
poiché riequilibra l'energia degli organi interni. L'effetto terapeutico viene
notevolmente potenziato se insieme all'emissione dei suoni si compiono
determinati gesti e movimenti del corpo.


Ovviamente è importante emettere i
suoni con precisione, ma gli elementi essenziali e determinanti per la buona
riuscita degli esercizi sono l'intenzione e la concentrazione che noi
apportiamo ai gesti e ai suoni attraverso l'uso cosciente della Volontà.


 


 


 


Info: MARCELLO, TEL. 349-4504749,
e-mail: marcellotaichi@supereva.it  SITI:
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NEI GONG: LAVORO
INTERNO PER LO SVILUPPO DELL’ENERGIA


I suoi principi base
sono i seguenti:  • interno forte,
esterno morbido  • muscoli profondi
forti, muscoli superficiali rilassati

• Yang dentro, Yin fuori  • espansione
del muscolo nelle 6 direzioni  • lavora
per forze contrapposte


Nel NEI GONG è
“l’interno” che muove “l’esterno”, mentre nello stretching classico è solo
l’esterno che lavora. Il muscolo superficiale lavora sulla velocità, mentre
quello profondo sulla potenza; il NEI GONG armonizza muscoli superficiali e
profondi, e coniuga dunque velocità e potenza, elasticità e potenza.


Le tecniche di NEI
GONG non sono altro che le antiche tecniche di Qi Gong marziale e di
condizionamento;

La sequenza di esecuzione degli esercizi di NEI GONG segue sempre il principio
della tripartizione di ogni aspetto della realtà: corpo - mente - spirito.


Il corpo può essere
diviso in 3 parti: tronco - gambe - braccia, che a loro volta possono essere
ulteriormente sezionati in piedi - gambe - anca, oppure mano - avambraccio -
braccio; a livello strutturale la tripartizione consiste in ossa - muscoli -
tendini e legamenti; ecc..


A livello muscolare,
abbiamo una divisione fra muscolatura profonda (stabilizzata) e superficiale
(di movimento); una è Yin e l’altra è Yang. E’ molto importante capire le
funzioni e le azioni di ciascuna per poterle far lavorare assieme in armonia.
Di solito si tende a far lavorare di più il muscolo superficiale perché è più
“visibile” e più facile da controllare.


Il NEI GONG invece
distende la muscolatura superficiale potenziando quella profonda; esso richiede
uno stiramento attivo, “consapevole” del muscolo. Lo stretching tradizionale è
passivo e unidirezionale mentre il NEI GONG è attivo e multidirezionale.


L’obiettivo di questo
tipo di esercizi è quello di rendere il corpo forte ed elastico, di
massimizzare la forza di ogni singola parte strutturale (collo, vita, schiena,
anche, asse centrale, ecc.), e sbloccare le articolazioni.


Estratto dalla Relazione del Prof. Di
Stefano della Facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Bologna.


Il Nei Gong (lavoro
interno) è uno dei pilastri fondamentali della pratica delle arti interne.

Questa pratica, che significa mobilizzazione in movimento, prende origini dal
QI GONG cinese, ma gli effetti maggiormente significativi si hanno con il
lavoro di Bodhidharma (Da Mo in cinese) (Yi Jin Jing: Trattato di
ammorbidimento dei muscoli e stiramento dei tendini). A differenza dello
Stretching tradizionale il NEI GONG, le cui finalità sono: Forza e Longevità,
esalta l’energia interna nel sistema di realizzazione corporea e, superando i
paradossi della teoria quantistica del movimento dello Stretching Tradizionale,
ci proietta nel profondo fascino della filosofia CORPO-MENTE delle Arti
Marziali.



IL NEI GONG: lavora per forze contrapposte in trazione e in direzione
Terra-Cielo, il gesto è finalizzato, il muscolo lavora in allungamento profondo
(propriocettività), s'inibiscono le contrazioni massimali e si sollecita
(eccita) l’allungamento che è globale; i tempi di tensione sono ridotti, la
respirazione è fisiologica. Il lavoro è di tre tipi:

1) statico, durante il quale si va alla ricerca della figura,
dell’equilibramento e mantenimento armonico degli schemi mente-corpo;

2) dinamico, il movimento è globale, intelligente e sempre attivo;

3) a spirale, si verifica con un’azione di risucchio della potenza massimale e
della forza esplosiva naturale, supera la resistenza esterna e la guida.



IL NEI GONG con la sua scientificità d'arte e scienza è una forma d'allenamento
naturale che:

a) ci rende più forti, veloci, flessibili, permette lo sviluppo e l’incremento
dei processi di tutte le potenzialità energetiche-cerebrali, mentali e
corporee;

b) allena tutte le strutture nervose, muscolari e funzionali in maniera globale
ed intelligente;

c) aiuta ad automatizzare, perfezionare e padroneggiare la forza esplosiva
integrata nelle tecniche della gestualità sportiva in generale e in modo
specifico delle arti marziali,

d) interessa i tre livelli neurologici funzionali: spinale, tronco encefalico,
corticale.

Il lavoro isometrico e isotonico di tipo propriocettivo a partenza cerebrale
coinvolge l’intero sistema neuromotorio capso-legamentoso,
articolare-scheletrico e muscolare; i ritmi di lavoro sono intensi e allo
stesso tempo lenti e fluidi, i muscoli lavorano alla loro massima lunghezza.



La muscolatura maggiormente sottoposta a sollecitazione è la profonda che
guadagna in resistenza, potenza, flessibilità, stabilità, mentre i muscoli
superficiali acquistano maggior forza elastica e grande velocità. Inoltre si
favorisce una maggiore irrorazione energetica muscolo-scheletrica; la
muscolatura agonista e antagonista lavora per forze contrapposte accrescendo i
massimali di forza esplosiva veloce e resistente, allo stesso tempo il sistema
neuromotorio e corporeo acquista maggiore sensibilità alle continue modificazioni
dei recettori centrali e periferici, migliorando le capacità adattive
d'adattamento, di vigilanza e controllo.



Il lavoro per forze contrapposte attiva i meccanismi bioenergetici-funzionali
della muscolatura antagonista che, interconnessa con la muscolatura agonista,
utilizza l’intero loro potenziale, coinvolge il maggior numero di fibre,
compresi tendini e legamenti, massimizzando la forza elastica, la resistenza e
guadagnando in rapidità.



I segnali di stimolo cerebrali funzionando come feedback, sono percepiti ed
arricchiti da sempre nuove percezioni in uscita e in entrata sicché il corpo,
in funzione dello spazio e viceversa, è mentalmente meglio percepito e
rappresentato perché si amplificano le mappe cerebrali del movimento,
strutturando un’immagine corporeo-motoria o immagine di movimento sempre più
perfetta e completa.



In ogni situazione si può così percepire qualsiasi variazione interna-esterna e
anticipare, fronteggiare e rispondere contro il bersaglio tempestivamente, in
tempi infinitesimali brevi, con tutta l’energia-forza che c’è dentro.

L’alternanza degli automatismi di tensione elastica:
stiramento-contrazione-riposo, anche se non interessa i tendini, riduce i
rischi di traumi perché le fibre muscolari sono messe in condizioni di
continuare a lavorare in forma naturale.



Il coinvolgimento di numerose interconnessioni sinaptiche, attraverso le
afferenzazioni, permette di evocare e fare affluire in un’unica direzione i
numerosi potenziali bio-elettrici funzionali propriocettivi a partenza sensoriale
periferica, migliorando la stabilità e la dinamicità corporea ed aumentando il
livello di reattività percettivo-motoria.



Lo stiramento attivo al di là dell’incremento, come abbiamo più volte detto,
della potenza, della forza elastica e della forza resistente, aumenta le
capacità contrattili dei muscoli che insieme alla respirazione permette di fare
esplodere in maniera travolgente tutta l’energia accumulata.



Altro importante aspetto del NEI GONG è il fatto che allena anche il sistema
nervoso neurovegetativo e aiuta a mantenere in perfetta armonia ed equilibrio
l’energia mentale e l’energia metabolica.



Per i suoi effetti può essere applicato in campo sportivo,
terapeutico-riabilitativo e in tutti i settori della motricità e del benessere
psicofisico e della salute in generale.

Nei disabili e nella terza età ha contribuito a consolidare le abilità
percettive e di orientamento, migliorando il controllo e l’autonomia
funzionale. I risultati raggiunti dai partecipanti sono stati eccellenti, hanno
superato ogni aspettativa, e questo ci autorizza a sottolineare che i valori
terapeutici e di recupero del NEI GONG sono significativi e reali.



IL NEI GONG agisce a tutti i livelli dell’universo uomo, non ha e non pone
limiti, migliora le qualità della vita, riduce i disagi, favorisce lo sviluppo
dei processi mentali, aumenta le prestazioni e il rendimento (sportivo,
scolastico, lavorativo), fa invecchiare meglio, aiuta a ripristinare alcune
abilità, allontana le ansie, rafforza l’autostima, facilita i rapporti sociali,
ed assicura il successo.



Carmelo Di Stefano  Docente di Teoria
Tecnica e Didattica dell’Attività Motoria e Sportiva Adattata presso la Facoltà
di Scienze Motorie  Università di Bologna


 


INFO E CORSI: TEL.
3494504749 -  Email: marcellotaichi@supereva.it


Corsi di Taiji quan,
Nei Gong, Qi Gong a Roma  - SITI:
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PROGRAMMA DEI CORSI DI QI GONG


 


 


-     
Nozioni di Energetica Cinese


 


Nella tradizione cinese, e perciò
anche nella medicina tradizionale cinese, tutto è energia. Qualsiasi cosa
esistente in natura, compreso l'universo, è energia in continuo moto e in perenne
trasformazione.


Il simbolo che riassume il pensiero
cinese è quello del tao. Questo simbolo rappresenta nel suo cerchio un'unità,
che contiene due forze contrapposte ma complementari. Queste continuano
eternamente a fluire l'una verso l'altra e, quando arrivano al proprio massimo
energetico, hanno comunque dentro di sé una piccola parte dell'altra.


Le due forze sono chiamate dai
cinesi yin e yang. Esse sono presenti ovunque e regolano con il loro movimento
tutte le cose. L'una esiste perché esiste l'altra e non è possibile separarle
né negarne una perché si dissolverebbe il senso dell'altra.


 


 


-     
Esercizi di Rilassamento e Meditazione


 


La Meditazione si apprende in posizioni di riposo e in
movimento naturale per ritrovare e sviluppare armonia e benessere, nella
pratica sportiva-olistica e nella vita di tutti i giorni; si ispira a metodi dell’Oriente
e dell’Occidente; f
avorisce una corretta respirazione e postura ed una equilibrata
integrazione tra corpo, pensieri ed emozioni.


E’ indispensabile
nella pratica del Qi Gong, è propedeutica alle Arti Marziali e in particolare
al Tai Chi Chuan e a qualsiasi altra attività: interpersonale, lavorativa,
ludica e sportiva.


I
benefici della meditazione, sia nello sport che nella vita quotidiana, sono
straordinari: aiuta a potenziare al meglio le proprie capacità; a ritrovare più
velocemente e a mantenere uno stato di buona salute; è utilissima per vincere
lo stress e coltivare serenità e pace nella vita di tutti i giorni.


Stimola
la gioia e la creatività.


 


 


-     
Punti Energetici e Auto-digitopressione


 


Secondo la
tradizione cinese e la sua medicina, nell'uomo il Qi (energia vitale) scorre incessantemente attraverso linee di
scorrimento invisibili, i
meridiani, che presiedono
alla circolazione dell'energia nel corpo umano. Secondo i
cinesi il corpo è l'universo in miniatura e i
meridiani costituiscono e garantiscono l'unione uomo - cosmo.


Nel corpo e lungo
i meridiani vi sono punti energetici particolari, che presiedono a varie
funzioni.


Si apprendono
alcune tecniche di micro-digitopressione e di auto-massaggio dei punti
energetici e dei meridiani, per favorire lo scorrimento del Qi e usufruire di
tutti i benefici del corpo e della mente ad esso connessi, secondo la
tradizione orientale.


 


 


-     
Qi Gong: Posizioni sul Posto e Qi Gong Dinamico


 


 


-     
I 24 Esercizi della Longevità


 


E’ un insieme di esercizi
terapeutici derivato e integrato dalla sequenza sviluppata dal Dr. Zhuang Yuan
Ming nel 1970 dalla antica tradizione cinese. Deriva, a sua volta, dal
"Dao In Shu" (tecniche taoiste per il miglioramento della salute) e
comprende una serie di 24 esercizi con finalità terapeutiche, combinando la
medicina tradizionale cinese, l’agopuntura, antiche tecniche di massaggio e
antiche arti marziali cinesi.


 


 


-      Ba Duan Jin (Otto
Pezzi di Broccato)


 


Alcune
fonti sostengono che essi ebbero origine diverse migliaia di anni fa. Documenti
storici riportano esercizi risalenti al periodo degli insediamenti Yao (4000 a.c), quando si
racconta che determinati movimenti per regolare il corpo e tecniche speciali di
respiro venissero usati per curare le malattie. La testimonianza più recente
della lunga storia di questi esercizi, proviene da un libro di seta, venuto
alla luce nel 1975 e conosciuto come Daoyin Xing I Fa (Metodo di induzione del
libero flusso di Qi). Il testo risale alla dinastia occidentale Han (206 a.c. - 24 d.c.) e
contiene 44 figure di uomini e donne mentre eseguono esercizi simili. Qualunque
sia la verità sull'antichissima storia di questo esercizio, è risaputo come il
famoso generale Yue Fei, che visse durante la dinastia orientale Song
(1177-1279 d.c.) abbia sviluppato una serie di 12 esercizi fondamentali per
addestrare il suo esercito, e che in seguito vennero ridotti a 8: il Baduan
Jin. Il fatto che lui e il suo esercito non furono mai stati sconfitti in
battaglia, venne attribuito a questo addestramento.


 


-     
Il Qi Gong dei Cinque Animali


 


Si tratta di esercizi di
origine molto antica, la cui funzione terapeutica principale consiste
nell'attivare i Cinque Organi (Fegato, Cuore, Milza, Polmoni, Reni) e le
funzioni e fasi energetiche ad essi correlate. Efficaci per alimentare
l’energia interna e riattivare immaginazione ed intenzione, gli “scherzi”,
“giochi”, “divertimenti” dei 5 animali sono considerati un metodo di
prevenzione e cura delle malattie, in quanto stimolano il funzionamento degli
organi interni e risvegliano l’istinto vitale attraverso la scoperta e il
rafforzamento dello specifico “carattere animale” insito in ognuno di noi e nel
tempo dimenticato. Adatto a tutti (uomini, donne, bambini, giovani, anziani),
lo studio di questa antica tecnica di Qi Gong richiede mente quieta, corpo
capace di alternare alla giusta tensione il giusto rilassamento ed un
allenamento costante e consapevole.


 


 


-     
Il Qi Gong del Bozzolo di seta


 


Il termine Zhan ssu jin
(Bozzolo di Seta) descrive un movimento morbido, circolare, a spirale e lento.
I movimenti nel Zhan ssu jin devono essere continui ed uniformi, senza
interruzioni, descrivendo una traiettoria circolare.


Questa forza, che nasce dai
movimenti a spirale del corpo, e particolarmente delle anche, e che si
manifesta in movimenti di rotazione e rivoluzione delle mani, non si sviluppa
in una sola direzione, ma è tridimensionale, analoga a quella di un serpente.
Con la forza a spirale, l’azione si manifesta sempre in tre direzioni
contemporaneamente: di lato, in alto e in avanti, o di lato in basso e in
avanti.


Gli esercizi zhansijin hanno
come primo obiettivo l'apertura dei meridiani affinché il flusso energetico
possa circolare liberamente.


 


 


-      I 18 Esercizi di
Tai Chi Chi Kung


 


IL Tai Chi Chi Kung consists of a series of 18 simple,
yet highly effective exercises
Tai Chi Chi Kung consiste in una serie di
18 esercizi semplici ma efficaci che possono contribuire a promuovere la
guarigione naturale, l'energia del corpo, ridurre lo stress e creare una
sensazione di benessere. I cinesi per migliaia di anni, sono consapevoli di un'energia
interna che viaggia attraverso percorsi o meridiani del corpo. Essi si
riferiscono a questa energia come Qi (Chi). Ogni meridiano collega a diversi
organi interni e porta energia al sano organo ad esso connesso. Quando il
flusso del Chi è regolare il corpo rimane sano. Tuttavia, se vi sono blocchi in
questo flusso di energia, ci possono essere problemi.


Pensate
ad un fiume. Quando il fiume scorre regolarmente tutto all'interno di esso è
sano. Tuttavia, se il fiume diventa stagnante, le piante iniziano a decadere e
marcire. Per mantenere in buona salute le piante il fiume deve fluire senza
intoppi e con energia abbondante.


Chi
è il sistema energetico e Kung significa lavorare e crescere. Pertanto il Chi
Kung è un sistema di esercizi finalizzati a promuovere e coltivare il flusso di
energia interna. Quando ci svegliamo la mattina spesso desideriamo allungare le
braccia in alto e poi strofinare gli occhi. Allungando le braccia si aprono i
meridiani per consentire all'energia di fluire e stropicciandosi gli occhi a
stimolare determinati punti terapeutici che circondano la cavità oculare. Ci
sono molti altri esercizi naturali che facciamo per stimolare il nostro sistema
interno di energia senza essere a conoscenza del motivo per cui noi li
facciamo. Per oltre 2000 anni i cinesi hanno studiato questo sistema e hanno
creato esercizi interni energetici per garantire che il flusso di energia
"Chi" sia mantenuta ad un livello ottimale.


Tai
Chi Chi Kung aiuterà recuperare le energie, e vi farà sentire più vivo e rivitalizzato!


Al
fine di ottenere la migliore pratica, seguire queste semplici istruzioni: 1)
Spostare dolcemente e naturalmente. 2) Respirate lentamente e naturalmente. 3)
Non realizzare una forza eccessiva nell'esecuzione degli esercizi. 4) Cercate
di mantenere il corpo in allineamento. 5) Non inarcare la collo o alla schiena.
6) Pensa movimenti naturali degli animali. Date un'occhiata al vostro cane o
gatto, o anche come gli uccelli si alzano e volano. Queste creature non
sollecitano o mettono in tensione i loro corpi come noi esseri umani facciamo.
Cerca di emulare i movimenti naturali che si vedono in natura.


 


 


-     
I Sei Suoni
Terapeutici


 


La
serie dei suoni Terapeutici appartiene alla corrente TU NA' del QI Gong e si
basa sull'utilizzo del respiro: ad un unico tipo di inspirazione fanno seguito
sei espirazioni e sei differenti suoni. Questi ultimi sono l'espressione della
vibrazione di alcuni fondamentali organi del corpo umano: il fegato, i polmoni,
il rene, il cuore, la milza.


Tutta
la materia vibra costantemente a diverse frequenze e di conseguenza anche gli
organi e i centri nervosi del corpo. Concentrarsi su un suono ed emetterlo,
dirigendolo attraverso il pensiero verso l'organo che si vuole trattare, aiuta
a riequilibrare lo scorrere dell'energia, a prevenire le malattie e a
potenziare la propria salute.


Anche
se non ce ne rendiamo conto, nei muscoli, nei tessuti e negli organi vengono
immagazzinati lo stress e le memorie dei traumi emozionali vissuti, e a lungo
andare se queste parti del corpo non sono curate possono diventare bloccate e
ammalarsi: quando l'energia invece di fluire ristagna, insorge la disarmonia
che si manifesta attraverso disturbi fisici ed emotivi.


Se
le giuste frequenze vengono dirette attraverso la voce a specifiche aree del
corpo e del cervello è possibile incoraggiare l'energia a scorrere liberamente
e far vibrare gli organi alle loro frequenze sane e originarie.


 


 


-     
Qi Gong
Interattivo


 


-     
I 18 Esercizi Taoisti
- I 18 Esercizi della Salute


 


Questi esercizi che interagiscono con le varie parti del corpo hanno lo
scopo, attraverso la pratica quotidiana, di migliorare la salute, di prevenire
disturbi e di aiutare nella cura di alcune patologie.


Con la pratica dei 18 Taoisti, per esempio, nella regione toracica, si crea
spazio interno nella cavità toracica per il cuore e i polmoni, che possono
espandersi e contrarsi producendo una corretta respirazione. Le arterie e le
vene si dilatano e si restringono in tutta la loro capacità apportando più
sangue a ogni angolo del corpo, portando ad una maggiore ossigenazione di tutte
le cellule e tessuti e una migliore nutrizione di ogni fibra e cellula,
equilibrando anche le funzioni microcellulari. 
Questo aumenta i livelli di energia e di azione, in modo più lungo e
sostenuto. 


I
18 Esercizi Taoisti sono una sequenza di esercizi di Qi Gong di tipo Dinamico
ideati dal Dott. Ming Zhuang Yuan nel 1970. Essi sono una sintesi di esercizi
che vengono dalla Medicina Cinese Tradizionale, da antiche tecniche di Dao Yin,
dal Wushu, e dal Tuina, sono chiamati anche Lian Gong Shi Ba Fa. Il Lian
Gong Shi Ba Fa è costituito da tre serie di 18 esercizi, ma, ai fini della
pratica del Qi Gong propedeutico alle Arti Marziali e in particolare al Tai Chi
Chuan, si apprende e si utilizza la prima serie di 18, come sequenza base per
sciogliere tutte le parti del corpo, aprire i canali di energia ed essere
pronti per la pratica delle Arti Marziali.


 


-     
Il Qi Gong
Dinamico


 


A
completamento degli Esercizi Taoisti, della meditazione e dello studio dei
meridiani e dei punti energetici, il Qi Gong Dinamico vero e proprio è
un’applicazione pratica del Qi Gong nel movimento posturale, quotidiano e
marziale.


Oltre
al Qi è attento alla forza interna ed è il punto di incontro tra il Qi Gong e
il Nei Gong.


Si
ispira sempre ai movimenti degli animali e della natura, ha delle sequenze e
delle forme, sia semplici che più complesse e lavora molto in profondità sul
Qi, sui punti energetici e sui meridiani.


I
benefici connessi alla pratica del Qi Gong Dinamico sono molteplici e
straordinari: favoriscono la corretta respirazione e postura, migliorano
notevolmente la propriocezione interna e corporea, la coordinazione,
l’equilibrio, il rapporto corpo-spazio circostante, il rapporto alto-basso,
avanti-dietro, interno-esterno, l’abilità in qualsiasi movimento a 360°, la
concentrazione e la memoria, sia nelle attività in cui è richiesta una
particolare attenzione motoria, come nelle pratiche sportive e nelle arti
marziali, sia nella vita e nelle attività di tutti i giorni.


 


 


-     
Il Nei Gong: il segreto della forza interna


 


Il Nei Gong (lavoro interno)
è uno dei pilastri fondamentali della pratica delle arti interne. Questo tipo
di lavoro sulla struttura interna e profonda del corpo comincia con lo sviluppo
della forza elastica.


Il nei gong aumenta le
percentuali d'utilizzo d'energia interna, innalza il livello psicofisico,
migliora l'efficienza fisica e funzionale, aiuta a rimetterci in forma.


L'intero organismo corpo-mente,
soprattutto la muscolatura, si arricchisce d'energia,


contemporaneamente si
affinano le capacità senso percettive e neuromotorie, compresi l'equilibrio, la
postura, la coordinazione. Inoltre aumenta lo stato di veglia, il tempismo
percettivo-esecutivo, si sviluppano meglio le qualità psicointellettive,
s'incrementano: forza, potenza, resistenza ed elasticità.


Gli schemi mentali di
movimento si programmano e riprogrammano con costante alternanza, aumenta
l'armonia, la fluidità e la morbidezza di movimento; inoltre si raggiunge un
giusto posizionamento, orientamento, proiezione e penetrazione del corpo nello
spazio e nel tempo.


Il Nei Gong con la sua
scientificità d'arte e scienza è una forma d'allenamento naturale che:


a) ci rende più forti,
veloci, flessibili, permette lo sviluppo e l'incremento dei processi di tutte
le potenzialità energetiche cerebrali, mentali e corporee; b) allena tutte le
strutture nervose, muscolari e funzionali in maniera globale ed intelligente;
c) aiuta ad automatizzare, perfezionare e padroneggiare la forza integrata
nelle tecniche della gestualità sportiva in generale e in modo specifico delle
arti marziali; d) interessa i tre livelli neurologici funzionali: spinale,
tronco encefalico, corticale. In ogni situazione si può così percepire
qualsiasi variazione interna-esterna e anticipare, fronteggiare e rispondere
contro il bersaglio tempestivamente, in tempi infinitesimali brevi, con tutta
l'energia-forza che c'è dentro. Campi di applicazione del Nei Gong. Per i suoi
effetti può esser e applicato in campo sportivo, terapeutico-riabilitativo e in
tutti i settori della motricità e del benessere psicofisico e della salute in
generale. Tutto il lavoro di nei gong, progettato sui principi delle arti
marziali adattate, ha funzionato come meccanismo di compensazione, favorendo le
sinergie muscolari, equilibrando e attenuando le tensioni, stabilizzando tutto
il sistema neuromotorio, migliorando le prestazioni.


I risultati raggiunti dai
partecipanti sono stati eccellenti, hanno superato ogni aspettativa, e questo
ci autorizza a sottolineare che i valori terapeutici e di recupero del nei gong
sono significativi e reali.


 


 


 


-     
Qi Gong Marziale


 


 


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ARTICOLI SUL TAIJI QUAN





Tai Chi: 10 benefici e motivi scientificamente
provati per praticarlo




 



Scritto da Marta Albè



Creato 11 Dicembre 2014



 



Il Tai Chi è nato in Cina come arte marziale di
difesa. Agisce sulla totalità della persona, sia sul corpo che sulla mente.
Mira al raggiungimento del benessere completo coinvolgendo muscoli, polmoni,
cuore, respirazione e movimenti del corpo.




Nel Tai Chi, ad esempio, si esegue una serie di
movimenti lenti e circolari, come in una danza silenziosa. Ci si ricarica di
energia o ci si rilassa proprio grazie ai movimenti del corpo. Le tecniche del
Tai Chi hanno radici antichissime e si rifanno, tra l’altro, al Taoismo. Ancora
oggi il Tai Chi è molto più di una semplice ginnastica. La scienza la sta
prendendo in considerazione come forma di prevenzione e di medicina
complementare e alternativa.




Ecco alcuni dei principali benefici del Tai Chi.



1) Invecchiare bene



Il Tai Chi è un vero e proprio toccasana per la
salute degli anziani dopo i 60 anni, quando il corpo comincia a mostrare i
segni di indebolimento. Lo afferma uno studio pubblicato sull’European Journal
of Preventive Cardiology e promosso dall’Hong Kong Polytechnic University. Su
69 soggetti anziani osservati, 29 praticavano Tai Chi da 3 anni o più per
almeno un’ora e mezza alla settimana. I risultati hanno mostrato che questi
soggetti risultavano più in salute soprattutto per quanto riguarda pressione
arteriosa, resistenza vascolare e pressione del polso. Il Tai Chi prevede
movimenti dolci e armonici che si possono praticare anche in età avanzata.






2) Ridurre lo stress



Come fare per ridurre lo stress? Innanzitutto è
bene ritagliarsi un momento di relax ogni giorno. E il vostro rilassamento può
essere accompagnato proprio dal Tai Chi, che può unire i benefici della
meditazione a quelli del movimento. Con i suoi gesti lenti e circolari il Tai
Chi non solo rende il copro agile e armonioso, ma ha anche un effetto benefico
sul sistema nervoso, con una conseguente riduzione dello stress.






3) Abbassare la glicemia



Il Tai Chi sarebbe benefico per abbassare la
glicemia e indicato in particolare a chi soffre di diabete di tipo 2. Lo studio
è stato condotto su un gruppo di diabetici coreani e ha avuto una durata di sei
mesi. La pratica del Tai Chi è stata costante e regolare ed ha condotto ad una
riduzione notevole della glicemia a digiuno. I pazienti hanno imparato a
gestire meglio la malattia e a vivere con più energia e vitalità.








4) Ridurre pressione alta e colesterolo



La pratica del Tai Chi potrebbe essere utile per
ridurre la pressione alta e il colesterolo. Lo hanno rilevato alcuni studi
condotti presso l’Università di Taiwan, luogo dove per eccellenza gli abitanti
praticano questa disciplina. Nel corso degli anni la scienza ha iniziato a
confermare i numerosi benefici per la salute psico-fisica che questa pratica
antica può apportare nella nostra vita quotidiana. Il Tai Chi forse non può
fare miracoli, ma tentar non nuoce, visto che fare un po’ di attività fisica in
più può essere un vero toccasana.








5) Benessere del cuore



Tai Chi, benefico per il cuore e indicato per
chi ha problemi di insufficienza cardiaca. Lo evidenzia uno studio condotto dal
Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston su 100 pazienti. Il Tai Chi ha
un impatto positivo sulla qualità della vita e sul benessere. Ha permesso ai
pazienti di vincere la pigrizia e allo stesso tempo di non compiere sforzi
eccessivi senza rinunciare a fare movimento.




6) Dormire meglio



Praticare il Tai Chi può rivelarsi utile in caso
di problemi del sonno. Presso l’Università della California è stato condotto
uno studio su 112 persone anziane con disturbi del sonno moderati. Sedici
settimane di pratica del Tai Chi hanno migliorato la qualità della vita e la
durata del sonno in modo significativo. Lo studio è stato pubblicato nel numero
di luglio 2008 della rivista scientifica Sleep.




7) Riprendersi dopo un ictus



Come evidenziato dall’Università di Harvard, uno
studio pubblicato nel numero di gennaio 2009 della rivista scientifica
Neurorehabilitation and Neural Repair ha rivelato che in 136 pazienti che
avevano avuto un ictus almeno 6 mesi prima, 12 settimane di pratica del Tai Chi
hanno contribuito a migliorare l’equilibrio, accompagnate da un programma di
riabilitazione composto da esercizi di respirazione, di stretching, per i
muscoli e per le articolazioni, e da passeggiate a piedi.




8) Trattare i sintomi della depressione



Uno studio pubblicato sull’American Journal of
Geriatric Psychiatry ha evidenziato che accompagnare i comuni trattamenti per i
sintomi della depressione con il Tai Chi può aiutare a migliorare la qualità
della vita e lo stato di salute dei pazienti. Lo studio è stato condotto su
persone anziane che, nonostante l’avanzazmento dell’età, hanno potuto praticare
il Tai Chi grazie ai suoi movimenti lenti e delicati.




9) Benefici per il cervello e la concentrazione



I ricercatori della University of South Florida
hanno collaborato con gli esperti cinesi per approfondire i benefici del Tai
Chi sul cervello. Hanno scoperto che, dopo 40 settimane, coloro che avevano
praticato il Tai Chi tre volte alla settimana hanno beneficiato dei maggiori
miglioramenti per il cervello, in particolare per quanto riguarda il suo
volume, che potrebbe ridursi con l’avanzare dell’età. Ciò sarebbe dovuto
all’elevato livello di attenzione e di concentrazione necessario per eseguire
in modo corretto i movimenti del Tai Chi.




10) Benefici per le articolazioni



Uno studio condotto presso il Tufts Medical
Center ha evidenziato che gli adulti che soffrivano di osteoartrite alle
ginocchia hanno visto un vero e proprio miglioramento dei sintomi per quanto
riguarda il dolore e la funzionalità delle articolazioni praticando tai chi due
volte alla settimana. Oltre ai benefici per il corpo, le ricerche hanno
evidenziato effetti positivi del Tai Chi per alleviare l’ansia e per migliorare
la respirazione, grazie a una combinazione di movimento e meditazione.




Marta Albè



 



Tai Chi: la ricetta per invecchiare bene



 



Scritto da Roberta Ragni



Creato 05 Aprile 2012



 



·

·

Tai Chi e anziani – Un’arte marziale cinese,
nata come tecnica di combattimento e oggi conosciuta come ginnastica e come
tecnica di medicina preventiva, potrebbe migliorare la salute del cuore degli
anziani: è il Tai Chi, o taijiquan, tecnica legata al movimento fisico e a una
profonda filosofia di vita che affonda i suoi contenuti in antichissime teorie
come quella del Bagua, dell’Yi Jing, ovvero dell’eterna alleanza degli opposti
e, più in generale, del Taoismo.


La lista delle sue implicazioni positive sulla
salute si allunga sempre di più e oggi scopriamo, grazie a uno studio
pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology  e promosso
dall’Hong Kong Polytechnic University  , che il Tai Chi, che consiste
principalmente nell’esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che
ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un
opponente immaginario, è un vero e proprio toccasana per la salute degli
anziani dopo i 60 anni, quando il corpo comincia a mostrare i segni di indebolimento.


I ricercatori hanno analizzato 69 soggetti
anziani, tenendoli sotto osservazione, tra cui 29 praticavano Tai Chi da almeno
3 anni per almeno un’ora e mezza alla settimana . I risultati hanno mostrato
che questi soggetti risultavano più in salute in quasi tutte le osservazioni
emodinamiche, tra cui la pressione arteriosa, la resistenza vascolare e la
pressione del polso. Un miglioramento significativo e’ stato registrato,
inoltre, in merito alla conformità delle arterie grandi e piccole (dal 40-44 per
cento in piu’) e alla forza muscolare, in particolare del ginocchio. Insomma,
erano più tonici e in salute rispetto a coloro che non lo avevano mai
praticato.


William Tsang, principale autore dell’indagine,
ha spiegato che “questo è il primo studio che esamina i possibili effetti del
Tai Chi sulla compliance arteriosa, confrontando i praticanti anziani Tai Chi
con i coetanei non praticanti. Riteniamo che il miglioramento provocato dagli
esercizi dipenda dalla combinazione di allenamento aerobico, stretching,
concentrazione mentale e meditazione promossa dai movimenti tipici del Tai Chi.
Un ulteriore vantaggio che favorisce l a promozione della disciplina tra gli
anziani – ha concluso – è che può essere praticata in qualsiasi momento e
ovunque, senza vincoli di apparecchiature o palestre” .


Un’ulteriore conferma, insomma, della validità
della “ricetta” che gli antichi cinesi ci hanno tramandato grazie a questa
disciplina che agisce sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione
di corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo, coinvolgendo
muscoli, polmoni, cuore e mente.


Roberta Ragni

 

Il Tai Chi contro i problemi di cuore e
l’insufficienza cardiaca


 

Scritto da Verdiana Amorosi

Creato 28 Aprile 2011

 

Sembrerà strano, ma esercitarsi con il Tai-Chi,
la disciplina che si può praticare anche nei parchi in questo periodo e molto
diffusa negli Stati Uniti, fa bene alla salute di tutti. Anche dei malati
cardiaci. E se si effettua l’allenamento con regolarità, un’ora per due volte
alla settimana, gli effetti di questa attività evidenziano grandi benefici per
la salute dell’uomo.


A rivelarlo è uno studio pubblicato su Archives
of Internal Medicine dai ricercatori americani dell’Harvard Medical School di
Boston, in cui emergono tutti gli effetti positivi di questa disciplina
orientale, che invita al movimento ma allo stesso tempo anche alla riflessione.


La ricerca è stata effettuata su 100 soggetti
con insufficienza cardiaca sistolica, che sono stati suddivisi in due gruppi
distinti per essere poi monitorati attentamente per ben tre anni, dal 2005 al
2008. Il primo gruppo, composto da 50 pazienti, aveva il compito di svolgere
un’ora di Tai Chi due volte a settimana per tre mesi. L’altro è stato invece
escluso da questa attività.


Risultato? Alla fine dei tre mesi, in seguito ad
un controllo dello stato di salute dei pazienti dei due gruppi, è emerso che la
qualità della vita di chi aveva praticato il Tai Chi era migliorata nettamente:
i pazienti mostravano una migliore forma fisica e mentale ed evidenziavano una
maggiore fiducia nell’eseguire sia gli esercizi fisici che le quotidiane
attività di routine.


“I pazienti con insufficienza cardiaca sistolica
cronica sono sempre stati considerati troppo fragili per poter praticare
esercizi fisici – hanno detto gli autori dello studio-. Il Tai Chi, invece,
risulta sicuro, e può aiutarli a svolgere le attività quotidiane e a migliorare
la qualità della vita e l’umore”.


Che voi abbiate un’insufficienza cardiaca o
meno, che ne dite di un po’ di Tai Chi nel parco? Non è un caso che da molti
questa pratica è stata definita la “meditazione che incontra il movimento”.


Verdiana Amorosi

 

 

Tai Chi: chi lo pratica si mantiene piu’ giovane

 

Scritto da Francesca Biagioli

Creato 30 Maggio 2014

 

 

Il Tai Chi come tante altre discipline e
pratiche di origine orientale, offre molti benefici sia a livello fisico che
psicologico. Ora una nuova ricerca ha scoperto che l’antica arte marziale
cinese è molto utile anche a rallentare il processo dell’invecchiamento agendo
come una sorta di trattamento anti-age direttamente sulle cellule.


Ad arrivare a questa conclusione sono stati i
ricercatori del China Medical University Hospital di Taichung (a Taiwan) che
hanno visto pubblicata la loro ricerca su Cell Transplantation. Il team di scienziati
ha voluto analizzare l’effetto del Tai Chi e della camminata a passo veloce
sulla longevità attraverso l’utilizzo di un campione di giovani al di sotto dei
25 anni divisi in 3 gruppi: il primo praticava il Tai Chi (TCC), il secondo la
camminata a passo veloce (BW) e il terzo non faceva nessun esercizio
particolare (NEH).


Al termine dell’esperimento, dopo un anno,
attraverso delle analisi specifiche si è visto che il gruppo di giovani che
praticava Tai Chi, aveva un incremento delle cellule 34 (o CD34+), cellule
staminali particolarmente importanti, in grado di sostenere diverse funzioni
del nostro corpo in modo da aiutarlo a mantenersi giovane. Inoltre, come ha
dichiarato Shinn-Zong Lin, autore principale dello studio: “E’ possibile che il
Tai Chi possa promuovere la vasodilatazione e aumentare il flusso di sangue”.


Il campione di persone che hanno partecipato
allo studio è stato scelto appositamente così giovane per evitare che i
risultati potessero essere falsati da altri fattori relativi alla persona come
assunzione di farmaci, malattie croniche, ecc. Inoltre perchè gli
organismi giovani hanno maggiore velocità di rinnovo cellulare.


“Considerando che la corsa veloce può richiedere
uno spazio più ampio o più strumenti, il Tai Chi sembra essere una scelta più
facile e più conveniente di esercitazione anti-invecchiamento” ha dichiarato
Lin.


Francesca Biagioli

Tai Chi per il cuore degli anziani

Il mondo accademico torna ad occuparsi della
disciplina orientale del tai chi, donando nuovo lustro ad una pratica diffusa,
ma di cui non si conoscono ancora tutti i benefici.


Il Tai Chi, infatti, non è solo un toccasana per
la mente e per la forma fisica e la lista delle sue implicazioni positive sulla
salute si allunga sempre di più.


Sapevamo già che può aiutare ad abbassare i
livelli glicemici nei malati di diabete, in particolare quello di tipo 2, che
può avere effetti molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione,
che è straordinariamente efficace per la prevenzione delle cadute delle persone
anziane e che migliora la qualità della vita delle persone che soffrono di
insufficienza cardiaca cronica.


E proprio del legame tra thai chi e benessere
del cuore degli anziani si è occupata una ricerca dell’Hong Kong Polytechnic
University, pubblicata sull’European Journal of Preventive Cardiology, che
coinvolto 65 soggetti anziani: 29 reclutati da una palestra di Tai Chi che
avevano praticato gli esercizi per almeno un’ora e mezza alla settimana per tre
anni, e 36 persone senza alcuna esperienza di Tai Chi.


Ebbene, i soggetti che praticavano Tai Chi erano
più in salute in quasi tutte le osservazioni emodinamiche, tra cui la pressione
arteriosa, la resistenza vascolare e la pressione del polso. Inoltre, si è
registrato un miglioramento anche per quanto riguarda la conformità delle
arterie grandi e piccole (dal 40-44% in più) e alla forza muscolare, in
particolare del ginocchio.


William Tsang, principale autore dell’indagine,
ha dichiarato: “Riteniamo che il miglioramento provocato dagli esercizi dipenda
dalla combinazione di allenamento aerobico, stretching, concentrazione mentale
e meditazione promossa dai movimenti tipici del Tai Chi. Un ulteriore vantaggio
che favorisce la promozione della disciplina tra gli anziani – ha concluso – è
che può essere praticata in qualsiasi momento e ovunque, senza vincoli di
apparecchiature o palestre“.


Un’ulteriore conferma della validità della
“ricetta” che i popoli antichi ci hanno tramandato. Se i latini dicevano “mens
sana in corpore sano”, i cinesi erano altrettanto consci della necessità di
agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e
spirito, per raggiungere un benessere completo.


 

Parkinson: il Tai Chi aiuta a mantenere
l’equilibrio


Il Tai Chi potrebbe essere una valido aiuto nel
trattamento del morbo di Parkinson. I suoi movimenti lenti e controllati,
infatti, possono contrastare i disturbi dell’equilibrio tipici delle persone
affette dalla malattia, e i miglioramenti durano almeno tre mesi.


Lo rivela uno studio condotto da Li Fuzhong,
docente del Research Institute Oregon di Eugene negli Stati Uniti.


L’autrice ha analizzato 195 anziani divisi in
due gruppi: uno è stato sottoposto ad esercizi di Tai Chi progettati per
migliorare l’equilibrio centrale del corpo durante gli spostamenti e allenare
la forza e la resistenza; l’altro è stato sottoposto ad esercizi di stretching.


 

Dopo 24 settimane di corso, il primo gruppo ha
migliorato le sue prestazioni, mentre il secondo ha evidenziato un calo della
propria condizione motoria. Tre mesi dopo il test, nel gruppo allenato col Tai
Chi persistevano alcuni tra i benefici ottenuti, come una maggiore percezione
dell’equilibrio e una minore incidenza di cadute.


L’antica arte marziale cinese – oggi sempre più
conosciuta come ginnastica e tecnica di medicina preventiva – si è rivelata
dunque un valido aiuto nel migliorare la difficoltà a muovere i piedi e a stare
in piedi.


“E’ bene chiarire che non stiamo andando a
sbarazzarci dei sintomi – spiega la Fuzhong –. Il Tai Chi non è una droga né
una cura, ma può aiutare ad alleviare le difficoltà, a rallentare la
progressione della malattia e a diminuire l’incidenza delle cadute negli
anziani. Il nostro studio lo dimostra”.


 

Fabrizio Giona

 

Tai-chi, un valido aiuto per chi soffre di
scompensi cardiaci


Dettagli

Il mondo accademico torna ad occuparsi della
disciplina orientale del tai chi, donando nuovo lustro ad una pratica diffusa,
ma di cui non si conosco ancora tutti i benefici. Il Tai Chi, infatti, non è
solo un toccasana per la mente e per la forma fisica e la lista delle sue
implicazioni positive sulla salute si allunga sempre di più.


Sapevamo già che può aiutare ad abbassare i
livelli glicemici nei malati di diabete, in particolare quello di tipo 2, che
può avere effetti molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione,
che è straordinariamente efficace per la prevenzione delle cadute delle persone
anziane e che migliora la qualità della vita delle persone che soffrono di
insufficienza cardiaca cronica.


E proprio del legame tra tai chi e benessere del
cuore si è occupata una ricerca del Beth Israel Deaconess Medical Center di
Boston che ha analizzato gli effetti del tai chi su pazienti con scompensi
cardiaci.


100 pazienti, tutti con scompenso cardiaco, sono
stati suddivisi in due gruppi: il primo è stato sottoposto a lezioni di tai-chi
della durata di un’ora, due volte alla settimana per 3 mesi; l’altro gruppo ha
seguito, invece, lezioni di educazione alla salute condotte sempre della durata
di un’ora e ripetute due volte alla settimana per tre mesi.


Alla fine dell’esperimento gli scienziati hanno
scoperto che coloro che avevano praticato il tai-chi avevano potuto giovare di
un grosso miglioramento della qualità della vita, dell’umore e della fiducia
nelle proprie capacità di svolgere esercizi o attività fisica in generale.


Innescando una reazione positiva, tutto ciò, si
era tramutato in una maggiore propensione all’impegno e allo sforzo fisico,
validi antidoti alla pigrizia, che può peggiorare le condizioni dei malati di
scompensi cardiaci che necessitano, invece, di movimento, seppur controllato.


La responsabile della ricerca Gloria Yeh
 spiega, infatti, che “in passato i pazienti con scompenso sono sempre
stati considerati troppo fragili per qualsiasi tipo di esercizio fisico: fino
agli inizi degli anni ’90 la prescrizione di astenersi da qualsiasi attività
era comune. In realtà oggi sappiamo che non è così e abbiamo deciso di mettere
alla prova il tai-chi perché si tratta di un’attività “dolce”, un esercizio
“meditativo” che non dovrebbe comportare sforzi eccessivi ma al contempo
potrebbe essere vantaggioso per impedire la totale immobilità dei pazienti, che
innesca un circolo vizioso peggiorando ulteriormente le capacità di movimento”.


Un’ulteriore conferma della validità della
“ricetta” antica che i popoli antichi ci hanno tramandato. Se i latini dicevano
“mens sana in corpore sano”, i cinesi erano altrettanto consci della necessità
di agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di corpo e
spirito, per raggiungere un benessere completo.


 

Roberta Ragni

 

Tai Chi: dalla Cina un aiuto per chi soffre di
insufficienza cardiaca cronica


 

Dalla Cina con furore: una delle arti marziali
più antiche d’Oriente, il tai chi, accorre in aiuto di chi soffre di cuore.


Ebbene sì, vi avevamo già parlato di come questa
pratica che unisce meditazione e movimento potesse essere utile nella cura del
diabete e della depressione, o nella prevenzione delle cadute nelle persone
anziane. Ora una nuova ricerca condotta dall’Harvard Medical School e
pubblicata su Archives of Internal Medicine, dimostra che il thai chi migliora
la qualità della vita delle persone che soffrono di insufficienza cardiaca
cronica.


Lo studio, guidato dalla dottoressa Gloria Y.
Yeh, è stato condotto su 100 soggetti affetti da questa patologia, esaminati
dal 2005 al 2008 e suddivisi in due gruppi. Il primo ha svolto un’ora di Tai
Chi due volte a settimana per tre mesi, mentre il secondo ha seguito solo una
formazione teorica. Al termine dell’esperimento è emerso che i pazienti che
avevano praticato l’arte marziale cinese rispondevano meglio alle terapie
proposte e riuscivano a svolgere con maggiore sicurezza le attività quotidiane.


A questo tipo di pazienti è solitamente vietato
ogni genere di attività fisica; il thai chi invece, conclude la dottoressa Yeh,
“possiede una modalità multi-componente formativa mente-corpo che è sicura e ha
buoni tassi di adesione, può fornire un valore aggiunto nel migliorare
l’esercizio quotidiano, la qualità della vita, auto-efficacia e l’umore nei
fragili, debilitati pazienti con insufficienza cardiaca sistolica“.


Questa malattia provoca infatti affaticamenti,
nausee e gonfiori, tutti fattori che portano spesso alla depressione per
l’impossibilità di vivere la quotidianità in maniera normale.


Due ore di tai chi alla settimana, coadiuvate
dalle giuste terapie e da uno stile di vita sano e regolare, possono però
aiutare i pazienti a riconquistare la fiducia in se stessi, praticando una
disciplina che non comporta rischi di stress o movimenti bruschi e
improvvisi. 


Eleonora Cresci

Tai chi: un aiuto per gli anziani contro le
cadute


 

 

In un periodo nel quale l’attenzione al
benessere diventa un mito, i metodi e le tecniche di rilassamento e di cura del
corpo si moltiplicano, colorandosi anche di un fascino esotico, l’interesse per
il thai chi è destinato ad aumentare.


Questa antichissima arte marziale cinese,
sintesi tra meditazione in movimento e sistema di lotta, ha tuttavia i
requisiti giusti per meritare tanta attenzione. E’ una disciplina completa,
dagli effetti terapeutici provati anche scientificamente.


Abbiamo già visto che diversi studi hanno
dimostrato le proprietà benefiche di questa arte marziale nella cura del
diabete e della depressione. Ora una nuova ricerca condotta dalle Società
Geriatriche della Gran Bretagna e degli Stati Uniti dimostra che la pratica di
questa arte marziale è straordinariamente efficace per la prevenzione delle
cadute delle persone anziane. Lo studio è pubblicato sul Journal of the
American Geriatrics Society.


Attraverso i suoi movimenti lenti, dolci e
consapevoli, uniti a tecniche di respirazione, il thai chi consente di
raggiungere  l’armonia e il corretto equilibrio tra corpo e mente. La
parola chiave è proprio equilibrio: è questo infatti a garantire anche la
stabilità e la coordinazione dei movimenti evitando le cadute che, come ricorda
Mary Tinetti, che ha partecipato alla ricerca “al pari delle malattie
cardiocircolatorie, sono il principale problema di salute per gli anziani, ma
con una corretta serie di esercizi possono essere ridotte del 55%”.


Naturalmente la pratica di questa disciplina
deve essere associata ad altri sistemi di prevenzione, quali l’assunzione di
vitamina D, in grado di rinforzare le ossa, e l’abbandono del consumo di sonniferi
ed antidepressivi che attenuano la prontezza di riflessi e riducono le capacità
di coordinazione. Se il thai chi è stato riconosciuto un valido strumento
terapeutico anche nella cura della depressione, si presenta allora come un
valido alleato nel combattere gli stati  di calo dell’umore che spesso
possono colpire gli anziani.


Lo studio costituisce un’ulteriore prova della
necessità di agire sulla totalità della persona, nella sua armonica fusione di
corpo e spirito, per raggiungere un benessere completo.


Francesca Di Giorgio

 

Tai Chi, la cura per diabete e depressione

 

Una disciplina antica basata sul respiro che sta
riscoprendo i consensi scientifici anche dal mondo accademico.


Se due ricerche parallele sono una buona
garanzia, la terza dà la certezza assoluta. Vi avevamo già detto che
l’Università della Florida e la Chungnam National University avevano dimostrato
che la pratica del tai Chi ha effetti benefici sul diabete, in quanto consente
di abbassare la glicemia.


Ebbene la terza conferma viene dai ricercatori
australiani, dell’University of Queensland di Brisbane St Lucia. Nato come
sistema di autodifesa, il Tai Chi si è trasformato nel corso dei secoli in una
raffinata forma di esercizio per la salute ed il benessere. Attraverso questa
arte si impara a tranquillizzare la mente, a muovere il corpo in modo rilassato
e consapevole, a calmare il respiro. E gli effetti positivi si estendono a
tutto l’organismo, fino a determinare, appunto, un abbassamento dei valori
della glicemia, nelle persone affette da diabete mellito.


I ricercatori hanno sottoposto alcuni pazienti a
un programma terapeutico, della durata di tre mesi, incentrato sulla pratica
del tai Chi. Al termine di questo periodo, il girovita dei partecipanti allo
studio si era ridotto di circa il 4%, l’ipertensione era scesa del 9% ed il
livello di glucosio del 6%. Risultati estremamente confortanti, dunque. Ma non
è tutto.


Scopo ultimo del tai Chi è stimolare il libero
fluire dell’energia vitale, ristabilendo, in tal modo, armonia ed equilibrio
tra corpo, mente e spirito. Non sono soltanto parole, non è la semplice
enunciazione di una filosofia per attrarre pubblico. I ricercatori
dell’University of Queensland hanno infatti rilevato che questa arte ha effetti
molto positivi anche su coloro che soffrono di depressione: la pratica del tai
Chi per tre mesi, infatti, portava ad una riduzione della percentuale di
individui affetti da sindrome depressiva dal 60% al 20%.


Dati significativi, dunque: vale sicuramente la
pena di approfondire questo filone, soprattutto se tra le possibilità per
alleviare patologie serie come diabete e depressione, rientra un esercizio
fisico per di più molto leggero, che esclude quindi l’assunzione massiccia di
farmaci.


Francesca Di Giorgio

Tai Chi: e l’arte marziale ti cura il diabete

 

Arriva dalla Cina un nuovo metodo per
sconfiggere il diabete. O meglio: nuovo mica tanto, visto che si parla
dell’arte marziale del Tai Chi, che di anni sul groppone ne ha un bel po’.


E allora, cosa c’entra il tai Chi col diabete,
in particolare quello di tipo 2? Ce lo dice uno studio condotto dai ricercatori
dell’Università della Florida e della coreana Chungnam National University e
pubblicato sul Journal of Alternative and Complementary Medicine.


Nei casi di diabete di tipo 2, il Tai Chi, che
consiste nell’eseguire una serie di movimenti lenti e circolari simili a una
danza silenziosa, sarebbe in grado di far abbassare la glicemia.


Lo studio è durato sei mesi e ha visto coinvolti
diversi adulti coreani diabetici. A metà dei partecipanti è stato fatto
praticare il Tai Chi per due giorni a settimana in una struttura specifica
sotto la supervisione di un istruttore e per altri tre giorni di prove a casa
propria, mentre l’altro gruppo non ha eseguito alcun esercizio.


Al termine del programma, nei partecipanti che
avevano fatto tai Chi si è riscontrata una notevole riduzione del livello
glicemico a digiuno. In più, queste persone hanno imparato a gestire meglio la
malattia e a vivere con più energia e vitalità. Le condizioni dell’altro gruppo,
invece, sono rimaste invariate.


Così, secondo i ricercatori, il Tai Chi dà gli
stessi benefici degli esercizi aerobici sul controllo del diabete, ma “la
differenza è che il Tai Chi è un tipo di esercizio a basso impatto, il che
significa che è meno stressante per ossa, articolazioni e muscoli che non
un’intensa attività fisica”.


Germana Carillo


 


Sclerosi multipla e Tai Chi: i benefici di un’antica
arte cinese


09/09/2014


Uno studio
tedesco ha analizzato l’impatto della pratica che combina tecniche di rilassamento
e respirazione sulle persone con SM. I risultati indicano benefici
nell’equilibrio, nella coordinazione, ma anche sul benessere psicologico


Il Tai Chi è
un'arte marziale cinese che combina tecniche di respirazione e di rilassamento
profondo con movimenti lenti e aggraziati
. È in gran parte basato sulla tecnica e non richiede
una grande forza per la sua applicazione, inoltre può essere effettuato
singolarmente o in gruppi. Ci sono diverse forme di Tai Chi, ognuna
caratterizzata da movimenti e stili diversi. Uno studio tedesco ha analizzato i
benefici apportati dalla pratica del Tai chi in persone con SM. È stato
utilizzato lo stile Yang, la forma più popolare di quest’arte e ampiamente
praticata in Germania, caratterizzata da una serie di movimenti che possono
essere appresi un po’ alla volta e poi combinati insieme per creare sequenze
più lunghe.


Nel passato
alcuni gli effetti fisici e psicologici del Tai Chi sono stati esaminati
 in maniera abbastanza ampia in gruppi di persone anziane o gruppi di
patologie croniche, sottolineando benefici su questi gruppi di persone. Nella
SM la pratica del Tai Chi ha portato effetti positivi sull’equilibrio, sulla
riduzione dello stress e dell’ansia.


L’attuale
studio pubblicato sulla rivista BMC Neurol. ha coinvolto complessivamente 32
persone con SM, di cui 15 hanno preso parte a sei mesi di programma di Tai Chi,
durante i quali hanno partecipato a un corso della durata di 90 minuti con
frequenza settimanale mentre gli altri 17, che rappresentavano il gruppo di
controllo non hanno partecipato a nessun gruppo di Tai Chi.


Per poter
partecipare le persone dovevano essere in grado di camminare senza un ausilio,
avere un punteggio EDSS inferiore a 5 e non aver avuto una ricaduta di SM per
quattro settimane prima dell'inizio dello studio. Tutti i partecipanti hanno
preso parte a una serie di valutazioni, prima e dopo il periodo di studio di
sei mesi, che comprendevano lo studio dell'equilibrio, stanchezza, depressione
e qualità della vita.


17
partecipanti hanno ricevuto un trattamento come di consueto (gruppo di
controllo), quindi erano istruiti a consultare i loro medici professionisti
come fanno di solito sarebbe, ma lo hanno fatto senza Tai Chi.


Lo studio ha
trovato che i partecipanti che avevano preso parte al programma di Tai Chi
hanno avuto miglioramenti significativi nel loro equilibrio, nella
coordinazione e nella depressione. I livelli di fatica sono rimasti
relativamente stabili nel gruppo Tai Chi, mentre risultavano aumentati nel
gruppo di controllo.


I risultati
dello studio indicano che il Tai Chi potrebbe essere utile per le persone con
SM
, poiché
sembra avere un effetto benefico sull'equilibrio e la coordinazione e anche sul
benessere psicologico. Gli autori sottolineano la necessità che ulteriori studi
per confermare i loro risultati, per valutare il tipo di movimenti utilizzato e
per valutare anche altri aspetti e altri sintomi, non presi in considerazione
dall’attuale studio.


BMC Neurol. 2014 Aug 23;14(1):165. [Epub ahead
of print] Mindfulness-based interventions in multiple sclerosis: beneficial
effects of Tai Chi on balance, coordination, fatigue and depression. Burschka
JM, Keune PM, Oy U, Oschmann P, Kuhn P.


 


 


CORSI DI TAI CHI E QI GONG A ROMA